Traitors Gate - Colpo Grosso a London Tower
Il Tesoro della Corona, che ha sede nella Torre dei Londra, è uno degli assortimenti di gioielli più preziosi attualmente in esposizione. Quando i cancelli vengono chiusi al pubblico, una prestigiosa organizzazione di sorveglianza armata di tutto punto di nome ORPHIA, vigila su essi. Si è venuto a conoscenza, però, di alcuni traditori all'interno dell'ORPHIA che hanno intenzione di rubare l'immensa ricchezza e tentare un colpo di stato. Purtroppo, essendo le suddette guardie le uniche a poter accederete alla Torre di notte, il loro smascheramento diventa un'impresa impossibile. I servizi segreti, così, convocano un esperto agente stealth, nome in codice 'Raven', con il compito di infiltrarsi nell'edificio e sostituire i gioielli con delle copie false, rivelando i colpevoli solo a colpo avvenuto. Inutile dire che noi vestiremo i panni del Solid Snake delle avventure grafiche in questo “Traitors Gate - Colpo Grosso a London Tower” della Daydream Software. Perché sì, non è un gioco alla “Splinter Cell”, ma una classica avventura grafica con visuale in prima persona.
Il gioco è arrivato in Italia con molto ritardo (in realtà è del 1999) e i suoi anni si fanno sentire soprattutto nell'aspetto grafico: il motore utilizzato dai programmatori è il vecchio Quicktime VR e, senza considerare alcune inevitabili incompatibilità con le versioni più aggiornate di QT, contribuisce ad avere una resa grafica appena accettabile, che peraltro occupa solo metà dello schermo. L'altra metà è invece rivestita da un'enorme interfaccia che comprende tutti 'gli attrezzi del mestiere' di Raven (mine, balestre, maschere antigas, grimaldelli etc), gli oggetti recuperati sul posto e, soprattutto, uno schermo 'PDA' che ci permetterà di scoprire i codici delle porte a combinazione, di scattare fotografie, ricevere e-mails, osservare una mappa stilizzata e molto altro. Tutto ciò contribuisce ad aumentare la complessità degli enigmi e a confonderci con dei controlli forse inutilmente complicati, che diventano ancora più ostici se si considera che nella confezione non è presente alcun manuale, né cartaceo né elettronico.
Il sonoro è buono, e comprende discreti rumori ambientali e una colonna sonora poco presente ma dignitosa. Il doppiaggio è praticamente inesistente, dato che il gioco è privo di dialoghi e di interazione con i personaggi, il che si traduce irrimediabilmente nella conseguente mancanza di una qualsiasi sceneggiatura o narrazione. Considerando che Raven è un agente stealth e che la sua missione non ammette cambiamenti, tutto ciò può sembrare plausibile, ma il troppo realismo in questo caso nuoce all'appetibilità del prodotto, rendendolo statico, lento e monotono.
I 4 cd che compongono il gioco sono ricchi di animazioni, soprattutto quelle di transizione tra un movimento e l'altro (come in “Black Dahlia” o “The Journeyman Project 3 - Il Retaggio del Tempo”, per intenderci), necessarie per orientarci attraverso l'immensa Torre di Londra: un labirinto di grandi proporzioni, pieno di trabocchetti, allarmi e guardie di sorveglianza. Inutile dire che la prima cosa da fare è disegnare una esaustiva mappa della Torre (e, soprattutto, delle odiosissime fogne) ma, nonostante questa accortezza, il gioco è frustrante oltre ogni dire nel suo compito di far esplorare i luoghi che la compongono. Saremo infatti costretti a 'goderci' tutte le animazioni per passare da una zona e l'altra, e impiegheremo molto più tempo a girovagare che a risolvere gli enigmi. Enigmi che variano dal semplice al molto difficile, spargendo indizi sulla loro risoluzione talvolta assurdi ed esageratamente lontani dal luogo in cui si decifreranno. Neanche il cursore corre in nostro aiuto, non cambiando mai forma né indicandoci i 'punti caldi' (tranne nelle zone in cui è possibile navigare, e in quel caso si trasforma in una freccia), lasciando il tutto nelle mani del confuso giocatore.
Sul retro della copertina gli autori sbandierano le 100 ore (!) necessarie per completare questo “Traitors Gate”: purtroppo, però, la stima è spiegata dal fatto che la stragrande maggioranza delle ore le trascorreremo a 'perderci' lungo gli sterminati corridoi, condotti fognari, stanze del personale e così via, mentre durante il resto del tempo saremo costretti a decifrare codici, scoprire password, interagire con pannelli o computer. Il tutto piuttosto 'a casaccio', poiché i succitati enigmi sono sparsi quasi senza senso da una parte all'altra della labirintica Torre di Londra. E' comunque possibile morire (abbastanza facilmente, a dire il vero), e qualche volta dovremo anche sparare alle guardie con la balestra, il tutto però rigorosamente non arcade.
Tutto questo rende il prodotto della Daydream fondamentalmente un gioco di esplorazione non adatto a chi odia i labirinti interminabili nelle avventure grafiche: se vi hanno innervosito i meandri messicani e marziani di “Zak McKraken and the Alien Mindbenders”, o le catacombe di “Indiana Jones and the Last Crusade”, difficilmente troverete interessante questo videogioco, non avendo dalla sua neanche un'atmosfera particolarmente riuscita come accade in giochi come “Amerzone” o “Myst”.
“Traitors Gate - Colpo Grosso a London Tower”, a questo punto è chiaro, non eccelle in nessun aspetto, se non per il prezzo veramente esiguo. Voto: 2 su 5 stentato.
by Gnupick
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