Stupid Invaders
Prodotto destinato ai più piccoli, o comunque non ai grandi esperti di avventure grafiche, questo "Stupid Invaders" (Xilam, anno 2001) si colloca nella categoria dei videogiochi passatempo, e non fa nulla per nasconderlo. Il titolo ovviamente si rifà a uno dei primi videogiochi della storia, il compianto (?) “Space Invaders”.
Un gruppo di strampalati alieni atterra o meglio, irrompe, sulla Terra un bel po' di anni fa. Oggi hanno stabilito in una villetta la loro casa provvisoria, sistemandosi al meglio in attesa di riparare la loro astronave rimasta danneggiata. Accade però che un perfido scienziato pazzo, ovviamente con accento tedesco e ovviamente con manie di onnipotenza, voglia i simpatici quanto goffi alieni per i suoi esperimenti, e per catturarli sguinzaglia il fedele braccio destro, un armadio senza scrupoli e dal carattere discutibile.
L'avventura inizia proprio nel momento in cui siamo inseguiti dal bieco scagnozzo. A uno a uno saremo chiamati a interpretare tutti gli stupidi alieni protagonisti (cinque in tutto), attraverso la loro fuga e attraverso improbabili avventure nel cuore della fantomatica Area 52 (…).
Il gioco si presenta allettante graficamente: ad un uso massiccio del full-motion video, si affiancano numerosissime animazioni e talvolta faticheremo a capire se si tratta della continuazione del filmato o di un'animazione a sé. Lo stile è naturalmente super-deformed, con colori molto vivi e sfondi non troppo dettagliati, ma che si sposano molto bene con il tipo di gioco. Le voci, in inglese (è presente una buona traduzione dei testi in italiano, comunque), sono ottime e decisamente in linea. Sì, perché stiamo parlando di un videogioco demenziale, ma così demenziale che più demenziale non si può (forse troppo!). Gli stupidi invasori, infatti, sono davvero irrecuperabili, e si lasceranno andare a battute stile Jim Carrey prima maniera in tutta la durata dell'avventura, non tralasciando 'finezze' quali peti o rutti.
Nel gioco, però, è possibile morire. Come mai? Perché il gioco presenta degli enigmi di una difficoltà ridicola. Il poter morire -e piuttosto spesso!- rappresenta l'unica vera e propria sfida, per cui è bene salvare il gioco con frequenza. L'interfaccia è particolarmente semplice: con il tasto sinistro è possibile fare praticamente tutto (prendere o usare), poiché il tasto destro è (quasi) inutile, e ci troveremo a combinare gli oggetti solo in una o due occasioni. I dialoghi sono pochi e ben poco interattivi: praticamente bisogna sempre scegliere tutte le possibili risposte. A questo si aggiunge una lunghezza davvero breve, che completa il quadro di gioco per neofiti.
Assegno a questo “Stupid Invaders” un - risicato - 3 su 5: si tratta di un prodotto abbastanza divertente e umoristico il cui 'pacchetto' è ottimo (sonoro, grafica, musiche e animazioni sono tutti di alto livello), e la cosa lo rende adatto a un pubblico non troppo esigente che vuol passare qualche minuto al giorno davanti al pc.
by Gnupick
Commenti (4)
Scrivi un Commento
Recensione Stupid Invaders. Gnupick's corner, l'angolo delle avventure grafiche. Recensioni, commenti, schede, analisi, retrogaming, discussioni su graphic adventures ed altri videogiochi non solo punta e clicca. Recensioni di giochi per PC con visuale in prima persona o in terza persona.