Star Wars - Shadows of the Empire
“Shadows of the Empire” è stato un progetto multimediale molto vasto e senza precedenti in casa Lucas, che ha realizzato una storia inedita inglobandola nell'universo della saga di “Star Wars” come canone, ovvero come unica avventura non cinematografica ad essere accettata nella continuity ufficiale. “Shadows of the Empire” è un fumetto, un romanzo, una serie di action figure, perfino una colonna sonora e, ovviamente, un videogioco. Per ulteriori dettagli sull'interessantissimo progetto, rimando al 'nostro' sito, quello della Death Star Games.
La trama, che si colloca a cavallo tra “L'Impero Colpisce Ancora” e “Il Ritorno dello Jedi”, rispettivamente i capitoli 5 e 6 dell'immensa saga creata da George Lucas, narra i tentativi di Luke Skywalker e soci di salvare la 'vecchia canaglia' Han Solo, ibernato dal terribile Darth Vader nel film precedente, dalle grinfie del cacciatore di taglie Boba Fett, in viaggio per vendere il suo 'trofeo' sul pianeta desertico Tatooine. Durante l'avventura, una nuova minaccia si frappone fra i nostri eroi e il completamento dell'obbiettivo: il principe Xizor, capo alieno di una organizzazione criminale chiamata 'Sole Nero', vuole prendere il posto di Vader accanto all'Imperatore Palpatine, e per farlo intuisce di dover eliminare la ragione principale per la quale il Sith è ancora in carica come braccio destro del capo assoluto della Galassia: il giovane Skywalker, figlio di Vader. Uccidendo Luke, e liberandosi quindi di Vader, Xizor avrebbe la certezza di riuscire a scalare la piramide gerarchica ed acquisire poteri politici secondi solo a quelli dell'Imperatore, con gli ovvi benefici del caso.
La storia (molto avvincente!) approfondisce anche alcuni dettagli (la costruzione di una nuova spada laser per Luke, le macchinazioni di Xizor, le difficoltà di Fett nel conservare il suo trofeo, e molto altro) e colma le piccole lacune narrative per poter incastrarsi perfettamente fra i due film.
Il videogioco “Star Wars - Shadows of the Empire” si inserisce nel progetto multimediale lucasiano narrando una versione alternativa (sebbene il più delle volte coerente) della storia, incentrata sulle gesta di Dash Rendar, un contrabbandiere/mercenario modello Han Solo, comprimario effettivamente presente nella trama ufficiale. Ed è proprio nelle vesti di Dash che dovremo vivere questa nuova avventura ambientata in uno degli universi cinematografici più amati.
Il titolo si presenta come un arcade-adventure, il cui gameplay si adatta alle diverse esigenze di trama così come accaduto nel precedente “Star Wars - Rebel Assault”. Sviluppato dalla LucasArts nel 1996 per Nintendo 64, e solo successivamente trasposto su PC, “Shadows of Empire” è una discreta avventuretta, migliorabile però in molti punti.
Riguardo la narrazione, non c'è praticamente niente da aggiungere: la complessa trama di “Shadows of the Empire” è solo il pretesto per proiettare Dash in vari contesti (i 'livelli', divisi a loro volta in 'stage') più o meno vari, collegati fra loro da ottimi filmati in Full Motion Video che avranno il compito di portare avanti la storia. Incentrare la storyline sull'arrogante mercenario e semplificare pesantemente la narrazione porta però ad un coinvolgimento minimo da parte del giocatore, che seguirà a stento le vicende per concentrarsi solo sul gioco vero e proprio.
Graficamente, “Shadows of the Empire” oggi appare decisamente superato, ma all'epoca si trattava di uno dei primissimi titoli a supportare l'accelerazione delle schede grafiche 3D, e l'impatto visivo risultava essere spettacolare. In verità, il full 3D è molto spoglio e avaro di dettagli, quasi nulli - soprattutto nelle sezioni a piedi -, e ciò rende la grafica di “Shadows of the Empire” invecchiata malissimo. Niente da obiettare invece sul sonoro, che fa uso dei classici sfx dei film, e della colonna sonora ufficiale del progetto, che prende in prestito alcuni vecchi temi di John Williams e li riarricchisce con gli inediti dell'ottimo Joel McNeely (artista dalle influenze 'prokofieviane' e collaboratore Lucas fin dai tempi della serie tv “Le Avventure del Giovane Indiana Jones”) che, pur essendo dotate di uno stile personale, si amalgamano con perfetta coerenza alle musiche ormai entrate nella storia, e si fatica davvero a percepire che siano state composte da un diverso autore. In particolare, sono davvero ottimi lo 'Xizor's Theme', il 'Beegar's Canyon Chase' e la traccia finale, 'The Destruction of Xizor's Palace', in cui il compositore fa uso di potenti cori (cantati in una lingua aliena fittizia), ai tempi ancora inediti nel panorama starwarsiano. Purtroppo, la CTO (la storica casa che distribuiva l prodotti Lucas in Italia) non ha mai provveduto ad una localizzazione nella nostra lingua: è tutto rimasto interamente in inglese. Comunque, i testi sono presenti quasi unicamente durante le cutscene, per cui non si tratta di un gran difetto, dopotutto. Non è a rischio la comprensione delle missioni, anche perché il gioco è tremendamente lineare e univoco nella sua risoluzione: si può facilmente intuire cosa fare anche saltando tutti i testi.
Il temibile Boba Fett sarà uno dei 'boss' di fine livello. E dovremo vedercela anche con la sua astronave, la Slave I. Che fortuna aver recuperato quel jetpack...
Il titolo parte col botto: pilotando uno snowspeeder Ribelle, dovremo fermare i Camminatori Imperiali (o AT-AT) sul nevoso pianeta Hoth (come in “L'Impero Colpisce Ancora”). La sequenza è fin da subito molto bella (sebbene oggi appaia assai meno avvincente), orientata com'è molto più sull'arcade immediato che sulla simulazione vera e propria. Purtroppo, si scopre presto che gran parte del gioco è costituito da lunghi livelli 'a piedi', realizzati un po' alla buona, che non reggono assolutamente il passo con un titolo a caso della serie “Dark Forces”. La provenienza da console è palese a causa dalla giocabilità semplice e istintiva e dall'automatizzazione delle sequenze a piedi (neanche è possibile orientare il fuoco del nostro blaster: sarà tutto deciso dal programma), con la conseguenza di apparire ben poco convincente su tutti i fronti (o quasi). C'è quindi ben poco da fare a parte sparare, saltare sulle piattaforme e raccogliere power-up. I 'boss' di fine livello ci daranno una leggera scrollata, ma non saranno comunque niente di memorabile.
Molto meglio, come già accennato, se la cavano i momenti in cui piloteremo un veicolo o un'astronave (non a caso, la Lucas si concentrerà unicamente sulle battaglie aeree e spaziali nel successivo “Rogue Squadron”): in questi frangenti, il gioco appare molto più dinamico ed emozionante. In particolare, l'ultimo livello è memorabile e altamente spettacolare (grazie anche al brano di McNeely): saremo catapultati in una guerra spaziale contro l'Impero e il Sole Nero, e nel frattempo dovremo cercare di far saltare la stazione spaziale di Xizor con decine di nemici che ci gireranno intorno senza tregua.
I pochi comandi (via tastiera) non sono personalizzabili anche se si può scegliere da un ventaglio di diversi 'set'.
Ecco l'ultimo livello in tutta la sua eccitante potenza. In situazioni come queste, bisogna tenere bene a mente l'obbiettivo, pena il game over a causa della distrazione.
“Star Wars - Shadows of the Empire” è un titolo breve, esageratamente lineare, non arduo da terminare (specie ai livelli di difficoltà minori), e non basta l'assenza del salvataggio libero (si è optato per il sistema dei checkpoint) ad allungare il brodo. Il reparto audiovisivo compensava un po' la relativa mancanza di cura generale per il gameplay, ma oggi il gioco risulta più che datato e la giocabilità fin troppo piatta: i due/tre livelli realmente divertenti non elevano questo ennesimo “Star Wars” ad una votazione maggiore del 3 su 5.
La citazione:
(Il Principe Xizor discute con la sua assistente, l'androide Guri)
Guri: “Il vostro incontro con Lord Vader è andato come previsto, principe Xizor?”
Xizor: “Naturalmente. Ho promesso trecento navi per il progetto di costruzione di Endor di Sua Maestà. Mi sono mostrato servile e ho accolto tutte le sue richieste. Non avrebbero potuto trovare un socio d'affari più compiacente”
Guri: “O un nemico più pericoloso”
Xizor: “Hai informato i Cacciatori di Taglie di Jabba che l'ordine di Lord Vader di catturare Luke Skywalker vivo adesso è cambiato?”
Guri: “Sì, e nessuno saprà che il nuovo ordine di ucciderlo è venuto da voi”
Xizor: “Eccellente! La mia mano non deve essere scoperta. Vader cadrà certamente in disgrazia agli occhi dell'Imperatore non riuscendo a portargli Skywalker come promesso. Con entrambi fuori gioco e con la sempre più crescente dipendenza dell'Impero dalle risorse del Sole Nero, non ci sarà nessun limite al potere che otterrò”
 
Nota: Il gioco ha qualche piccolo problema nel girare correttamente sulle macchine odierne. Su Windows XP, provate a settare la compatibilità a Windows 98.
by Gnupick
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