Star Wars - Rebel Assault II - The Hidden Empire
In seguito alla battaglia di Yavin, narrata al termine del film “Star Wars - Episodio IV - Una Nuova Speranza”, il terribile Darth Vader è più che mai determinato a sconfiggere l'Alleanza Ribelle, ora considerata molto più che una 'semplice seccatura'. Un ufficiale al suo comando - l'Ammiraglio Sarn - sta finalmente realizzando uno dei piani più ambiziosi - e allo stesso tempo più arditi - per liberarsi una volta per tutte dei Ribelli che lottano per restituire la libertà alla Galassia: una tecnologia di invisibilità da applicare ai normali Tie Interceptor, che renderebbe la forza d'attacco dell'Impero praticamente inarrestabile.
Gruppi di ribelli spariscono nella zona conosciuta come 'Il Triangolo Dreighton', proprio dove la tecnologia viene testata sul campo. Ed è proprio qui che il coraggioso ribelle Rookie One è di ronda con il suo B-Wing. Uno scontro andato male - contro un Tie sparito nel nulla - lo farà precipitare su un pianeta, dove dovrà rimettersi velocemente in sesto e consegnare delle informazioni vitali all'Alleanza le quali, con ogni probabilità, riguardano proprio il nuovo piano di Vader.
Il classico campo di asteroidi non mancherà di tormentarci anche in questa avventura... d'altra parte, solo dei pazzi ci seguirebbero.
“Star Wars - Rebel Assault II - The Hidden Empire” è il seguito del film interattivo “Star Wars - Rebel Assault”, prodotto nel 1995 ancora dalla LucasArts. Il gioco ci riporta nei panni di Rookie One in un mondo ancora più 'cinematografico' che in passato: questa volta, alle classiche sequenze in computer grafica si affiancheranno numerosissime scene recitate da attori in carne e ossa. Se escludiamo la breve immagine video presente nel titolo originale, quelle di “Rebel Assault II” possono considerarsi le prime vere riprese di “Star Wars” dopo “Il Ritorno dello Jedi”.
La regia è affidata ad Hal Barwood, membro della 'vecchia guardia' Lucas, ex collaboratore di Mr. Spielberg e in seguito autore di “Indiana Jones and The Fate of Atlantis”; il design principale è, invece, ancora compito di Vincent Lee, e per l'occasione ripesca l'engine INSANE (usato in futuro per “Full Throttle” e “The Dig”), che permette di comprimere i filmati pur conservando una qualità fotorealisticache permette di comprimere i filmati pur conservando una qualità fotorealistica, oltre a garantire la fluidità e la spettacolarità delle cutscene di cui il gioco è interamente composto.
In effetti, l'impatto visivo dei video è davvero eccellente, e si vedono chiaramente i grandissimi progressi fatti in soli due anni. Tutto ciò aveva, però, un prezzo: far girare correttamente “Rebel Assault II” richiedeva un PC piuttosto potente. Un problema che oggi scompare solo in parte, poichè un emulatore DOS riesce con molta fatica a star dietro alle richieste di sistema del gioco.
Rookie One si unirà ancora a Ru Marleen (ci sarà mica del tenero?) affrontando il bosco con la mitica speeder bike. Una sequenza un po' deludente.
Tornando al film, si può dire che lo sforzo produttivo sembra essere enorme per una creazione videoludica degli anni '90, nonostante gli attori recitino esclusivamente dietro schermate in blue screen (in seguito sostituite da scenografie digitali): di 'reale' restano solo i costumi (recuperati direttamente dagli archivi Lucasfilm) e poco altro. Nonostante ciò, è comunque ovvio constatare come le riprese sfigurino di fronte a qualsiasi film della saga, facendo apparire la regia degna più di un prodotto televisivo odierno che di un'opera cinematografica.
Gli attori sono mediamente convincenti (s'è visto molto di peggio), con una buona prova del protagonista Jamison Jones / Rookie One (questa volta, il nostro alter ego sarà obbligatoriamente di sesso maschile), recentemente visto nel serial “24”. Discreto il doppiaggio, completamente in italiano.
Sebbene non esente da pecche, quindi, l'impatto visivo di “Rebel Assault II” appare decisamente più spettacolare e potente rispetto al comunque notevole fratello maggiore, con molte sequenze ben costruite e assolutamente godibili sotto ogni aspetto. Decisamente migliore sarà anche la sceneggiatura, con dialoghi e situazioni (anche umoristiche) più ispirate che in precedenza e una trama - finalmente - originale che, pur richiamando di continuo molte scene della saga filmica, si sforza di non apparire 'clonata' in ogni punto. Contrariamente al primo gioco, inoltre, si è cercato anche di mantenere una certa coerenza con gli eventi dell'universo di “Star Wars”, grazie ad un intreccio parallelo (ambientato probabilmente fra “Una Nuova Speranza” e “L'Impero Colpisce Ancora”, rispettivamente l'Episodio IV e V della serie) che non snatura la continuity ufficiale, pur non aggiungendo nulla di realmente nuovo né alla storia principale né alle piccole sottotrame secondarie, riazzerando tutto ciò che è accaduto al termine dell'avventura.
Le abilità di tiratore di Rookie One si sono molto affinate: ora con il tasto destro del mouse potremo coprirci dietro una parete.
Per il resto, è un more of the same: il gameplay è rimasto lo stesso del primo capitolo, con il giocatore che si ritroverà all'interno di vere e proprie cutscene (se si escludono un paio di sequenze a piedi), molto belle da vedere ma ben poco interattive. I video sembrano 'girati' raccogliendo una parte maggiore di schermo, regalando quindi la possibilità di 'ruotare lo sguardo' di qualche grado in più rispetto a “Rebel Assault”: un piccolo miglioramento che in realtà non si traduce in un maggior rilevante controllo della situazione. Generalmente, tutti gli aspetti sono stati rivisti e corretti, senza però tradire la natura da film interattivo che, in ogni caso, resta fedele all'obbiettivo di poter essere un frenetico sparatutto dal design assai semplice infilato in un contesto molto spettacolare.
Migliore sarà anche la risposta ai nostri comandi, più precisi rispetto al gioco precedente e con la possibilità di cambiare il controller nel corso dell'avventura (io ho utilizzato il mouse per tutti i livelli meno quelli di pilotaggio di veicoli con visuale da dietro le spalle).
La storia sarà divisa in 15 'capitoli' giocabili singolarmente: è stato abolito il sistema di password che costringeva a rigiocare livelli interi in caso di morte prematura. Questo, unito anche ad una difficoltà ridotta di parecchio, fanno di “Rebel Assault II” un gioco terminabile in appena due / tre ore al livello 'esordiente'.
Segnalo anche la presenza di un numero considerevole di simpatici easter eggs.
L'oscura presenza di Vader si staglia di fronte all'Ammiraglio Sarn. Riuscirà a non 'deluderlo per l'ultima volta'?
“Star Wars - Rebel Assault II - The Hidden Empire” non è altro che il concept di “Rebel Assault” potenziato il più possibile. E' breve, poco giocabile, fin troppo semplice e tutt'altro che originale, ma è senza dubbio una delle esperienze starwarsiane più eccitanti che esistano. Voto: 3 su 5.
La citazione:
(Rookie One è sotto addestramento per pilotare un Tie)
Ammiraglio Krane: “Ok. Fai attenzione ragazzo, qui è l'Ammiraglio Krane. Data l'importanza della missione, ti addestro personalmente. Stai all'erta”
Rookie One: “Ricevuto. Sarà una passeggiata”
Ammiraglio Krane: “Non fare il presuntuoso, ragazzo. Stai andando bene, ma non sei più su un sofisticato caccia X-Wing. Questo sono normali caccia imperiali Tie, e c'è un motivo per cui non ne abbiamo mai presi molti intatti: sono sprovvisti di scudi, perciò non possono essere maltrattati. Per pilotarli bene, impara a pensare come quelle teste di legno imperiali: segui solo il mio comando, e fa ciò che dico”
 
Nota: “Rebel Assault II” era, per i tempi, particolarmente esoso. Il DosBox questa volta dovrà sudare parecchio per rendere al meglio gli ottimi video del gioco. Sul mio AMD 3200+ ho settato i cicli a 38.000 (!) e la CPU Core a 'dynamic', copiando l'intero contenuto dei due CD sull'hard disk. Se i video dovessero risultare scattosi anche con questa configurazione (come sempre, suggerisco il wizard di D-Fend), si potrà abbassare il dettaglio dei filmati (che utilizzeranno quindi la tecnica dell'interlacciamento) direttamente dal setup del gioco.
by Gnupick
Commenti (5)
sono un fan del retrogaming.. beh non tanto retro direi fine anni '90/primi anni 2000 cioè l'età dell'oro dei videogiochi, con buona pace della next-gen.
Vi ricordo infatti che è in quel periodo che è nato il cd-rom e le prime schede acceleratrici ! abbiate un po di rispetto perchè senza queste oggi non avreste il vostro Halo e i vari GearsOfWar (bah!)
my pc: Pentium2+3dfx+win98se yeeaaah !
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