Sherlock Holmes - Il Mistero della Mummia
Il famoso detective inglese Sherlock Holmes viene contattato dalla cugina, Elisabeth Montcalfe, per indagare sulla sparizione del padre, un famoso egittologo proprietario di una grande villa, ovviamente spettrale e deserta.
In questa avventura dei Frogwares (anno 2002), il buon Sherlock - senza il fedele Watson - dovrà affrontare degli enigmi e delle strane trappole disseminate nella magione, e intanto guardarsi le spalle da una misteriosa mummia che sembra essersi risvegliata.
Ennesima avventura grafica in due dimensioni con visuale in prima persona a 360 gradi (motore grafico stravecchio anche per i tempi) e spostamenti 'a blocchi', “Il Mistero della Mummia” ha da offrire esclusivamente un mix di esplorazione minuziosa (con pixel hunt selvaggio) ed enigmi riciclati (ma quanto è irritante il gioco dei 15?) non troppo stimolanti e di difficoltà media. Non c'è praticamente molto da fare, a parte setacciare lo schermo e aspettare che il classico cursore (pseudo)intelligente cambi forma, provare ad usare qualche oggetto nell'inventario (macchinoso) e sperare di essere sulla strada giusta. Sono anche presenti enigmi di logica e altri a tempo con la conseguente possibilità di morire. L'avventura non è particolarmente lunga (anche se forse supera la media) ed è priva di dialoghi con altri personaggi. Anzi, è del tutto priva di personaggi secondari, se si escludono un paio di comparse, con le quali comunque non sarà possibile interagire.
L'area di gioco non è enorme, ma accadrà spesso di dimenticare un oggetto fondamentale qualche camera indietro e quindi saremo costretti a fare dietro-front per ricontrollare il tutto una seconda volta.
Il sonoro è composto da suoni essenziali e musiche di routine. Il doppiaggio, in italiano, è formato quasi esclusivamente dalla mediocre voce di Holmes e da quella di un altro paio di personaggi che appariranno una volta al massimo durante l'avventura.
La trama e l'uso del personaggio principale (che si limita a pronunciare fino alla nausea il classico “Elementare” e a fumare la pipa) sono solo un pretesto per immergere il giocatore in un'atmosfera di fine ottocento: l'intreccio procederà grazie ad alcuni bigliettini e appunti sparsi qua e là, ma sarà totalmente inutile alla risoluzione degli enigmi e al coinvolgimento generale. Essendo gli enigmi del tutto slegati dalla trama, risulta superflua perfino la lunga e chiarificatrice spiegazione finale.
Anche l'ambientazione egizia si riduce ad un mero pretesto: i riferimenti alla sua cultura sono numerosi ma dozzinali e completamente ininfluenti nei puzzle… manca perfino la tipica lezioncina di storia a cui ci aveva tanto abituato la Microids e soci. Se ci fosse stata un'ambientazione diversa, di un'altra cultura antica pescata a caso, gli enigmi sarebbero stati probabilmente gli stessi.
Laddove però non riesco a trovare nulla di particolarmente positivo, ne “Sherlock Holmes - Il Mistero della Mummia” i puzzle non sono così atroci e concedono un briciolo di interesse che spinge a proseguire. A mio avviso, la sfida offerta da essi è l'unico motivo logico per provare un prodotto che usa malamente una licenza potenzialmente affascinante. Voto: 2 su 5.
by Gnupick
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