Sanitarium
“Sanitarium” (Dreamforge, 1998) è un capolavoro. Siamo di fronte ad un'opera che esula dalla 'semplice' definizione di videogioco, e anche di avventura grafica. "Sanitarium” è tutto ciò che dovrebbe essere un ottimo film o libro. Ma è 'solo' un videogioco. Cambia qualcosa? Per me, no.
La presentazione ci immerge con la forza di un pugno nello stomaco nell'atmosfera cruda del gioco: il nostro protagonista, dopo aver telefonato alla moglie dicendo di aver avuto successo nella sua ricerca (il tutto è volutamente pervaso da un aura di mistero), si fionda a casa in auto. La strada è sdrucciolevole, la velocità è sostenuta, i freni non funzionano… il patatrack è inevitabile: il nostro uomo finisce fuori strada.
Trattasi di un filmato presentazione non giocabile in Full Motion Video, ci fa subito capire che i programmatori non hanno affatto scherzato. I video, tutti bellissimi e numerosi nei 3 CD del gioco, sono realizzati con un gran senso dell'immagine e con un'indiscutibile vena artistica. Neanche il tempo di riflettere su tanta bontà che comincia il gioco vero e proprio: il nostro alter-ego, un Mister X del quale non sappiamo (né noi né lui) neanche il nome, si risveglia in un manicomio criptico e allucinato. Ed è qui che incomincia l'incubo: il protagonista prende a poco a poco coscienza di ciò che gli sta accadendo e ciò che gli è accaduto, ma per farlo deve superare molte delle sue primordiali paure, rappresentate molto spesso sotto forma di metafore e geniali trovate visive. La storia non mancherà dal farci vivere sequenze raccapriccianti e senza dubbio violente (e per violenza intendo sì violenza fisica, ma soprattutto psicologica): il gioco saprà infatti toccare senza scrupoli le giuste corde dell'emotività, immergendoci completamente nel Sanitarium.
Sì, perché qui non siamo nei Caraibi, e questo non è il sogno di un bambino al Luna Park ma è un viaggio surreale nell'inconscio di un uomo, quello che forse è il luogo più spaventoso che ci possa essere. Un percorso lungo tutte le sue paure, le sue angosce, i suoi ricordi… e proveremo le sue stesse emozioni quando guarderemo con pietà le gambe 'vegetali' di una bambina deforme, quando distoglieremo con orrore lo sguardo da un compagno di cella che si fracassa la testa sul muro, quando perlustreremo con gli occhi della sorella un circo maledetto e quando ripercorreremo a ritroso la storia della sua/nostra vita… fino ad arrivare all'agghiacciante conclusione.
La visuale di gioco è un 2D isometrico molto raro nelle AG perchè più consono ai giochi di ruolo stile “Diablo” o “Ultima Online”. Anche il sistema di controllo è simile a questo genere di giochi: 'trascineremo' col mouse il personaggio in diverse zone all'aperto e, nel caso di un interno, i muri e i tetti 'spariranno' magicamente per concedere la visione della zona. Il cursore è intelligente e con il terzo tasto apriremo l'inventario (non è possibile combinare gli oggetti fra loro, ma vi assicuro che non sentirete la mancanza di questa limitazione). I bellissimi dialoghi si possono quasi tutti saltare, così come le sequenze d'intermezzo.
Gli enigmi sono piuttosto vari e coprono sia enigmi di logica, sia enigmi stile 'usa osso con cane', sia pannelli di controllo, anagrammi, e chi più ne ha…
Tutto bellissimo… possibile che “Sanitarium” non sia esente da difetti? Potrei fare il solito pignolo dicendo che forse non è lunghissimo, e nemmeno troppo difficile, o che il sistema di controllo e l'interfaccia non sono il massimo, ma vi ripeto che molto probabilmente neanche vi accorgerete di questi 'difetti' se non alla fine, quando il gioco si chiuderà e ricorderete i primi passi del protagonista… e, con l'esperienza acquisita, farete caso alle sue vicende con occhi diversi dal solito. Solo allora, forse, vi accorgerete che un semplice videogioco è terminato.
E' un titolo che lascia il segno, che fa riflettere: un'opera maestosa che naturalmente non ha avuto il successo che avrebbe meritato, ma che dovrebbe servire da paragone per tutte le avventure grafiche cosiddette 'serie'. Angosciante, a tratti terrificante, spaventoso e… imperdibile. 4 su 5
 
Nota: “Sanitarium” non è mai stato tradotto nella nostra lingua. Per fortuna, un gruppo di impavidi eroi (del team IAGTG) ha pensato ad adattare questo gioco in italiano (e, se posso permettermi, il risultato è migliore di tante traduzioni 'ufficiali'). Potete trovare la patch di traduzione qui.
by Gnupick
Commenti (3)
NO MORE GAMES, MORGAN!
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Recensione Sanitarium. Gnupick's corner, l'angolo delle avventure grafiche. Recensioni, commenti, schede, analisi, retrogaming, discussioni su graphic adventures ed altri videogiochi non solo punta e clicca. Recensioni di giochi per PC con visuale in prima persona o in terza persona.
eguagliare o superare in qualità un bel libro o un film.
Un opera splendida,che ti immerge in un atmosfera
"malata" e assurda.
Ho condiviso con il protagonista praticamente tutti gli stati
d'animo...lo spaesamento iniziale,l'angoscia,il terrore.
La storia si dipana lentamente,all'inizio sarete confusi,ma
alla fine tutti i pezzi,anche quelli più "strani",si incastrano alla perfezione e tutto vi sarà chiaro :)
Gli unici difetti li ha detti Gnupick...il personaggio ogni tanto si incastra un pò e il gioco non è difficile..punto :)