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Sam & Max - Season One Episode VI - Bright Side of the Moon


La parrucca di Brady Culture, l'orsacchiotto di peluche che ipnotizzò Myra Stump, l'imbroglione Leonard, la testa del Presidente robot e gli occhiali virtuali per entrare in Reality 2.0. Ecco ciò che è rimasto dei casi precedentemente risolti con successo dai Freelance Police, Sam e Max.
Resta solo un ultimo folle da eliminare: l'implacabile burattinaio che ha tirato le fila fin dal primo episodio, dalla Toy Mafia al governo degli Stati Uniti. Il suo pseudonimo, come rivelato dalla Rete, è Roy G. Biv. Ma chi si nasconde al di là di questo ambiguo soprannome, e soprattutto dietro l'incredibile ragnatela di azioni (criminali e non) volte a ipnotizzare il mondo? Qual è il fine ultimo dell'astuto manipolatore?
E' presto detto: in seguito ad una (ehm) deduzione degna del miglior investigatore, Sam e Max sono pronti a mettersi sulle tracce del supercattivo. Sede delle sue pericolose macchinazioni è… la Luna.
Non resta quindi che trasferirsi sul satellite naturale della Terra per porre fine a quest'ultima minaccia. In che modo? Salendo sulla De Soto, guidando fino alla Luna e parcheggiando proprio accanto alla bandiera degli Stati Uniti, ovviamente!



Max vandalizza il suolo lunare (ancora per poco occupato dalla preziosa impronta di Neil Armstrong) sotto lo sguardo compiaciuto di Sam.

La Season One dedicata a “Sam & Max” si conclude con una dotta citazione fin dal titolo, “Bright Side of the Moon” (come il “The Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd), tanti riferimenti ai vecchi episodi ed un plot che risolve la sottotrama-collante dei vari episodi. Tornano in qualche modo tutti o quasi i vecchi personaggi della 'stagione' (ma mancano i Soda Poppers!), nel tentativo di dare un senso di completezza ad una storia che ci ha fatto compagnia a lungo.
Ovviamente, rivedremo anche i soliti Bosco (questa volta nelle vesti di… sua madre), Sybil (autoproclamatosi regina del Canada) e Jimmy Due Denti (protagonista anche di un paio di deliziosi enigmi).

“Bright Side of the Moon” conserva l'ottima grafica dei precedenti episodi, e la arricchisce con l'usuale update di animazioni. Sempre di pregevole fattura il sonoro, che si fregia di qualche nuovo temino musicale (molto carino quello durante lo scontro finale) e di un'ennesima canzone durante i titoli di coda (lo swing di “Max's World”).
Avremo poi le abituali tre/quattro locazioni disegnate ex novo: questa volta, però, una di esse apparirà davvero vasta (ma anche le altre sono tutt'altro che minuscole) e molto ricca, rendendo di fatto l'area di gioco complessivamente un po' più ampia rispetto al solito.



Questa volta, la locazione esterna all'ufficio apparirà cromaticamente diversa, sotto una piacevole tinta rosso/tramonto.

C'è ancora da sfregarsi le mani sotto il profilo enigmi, con una prima parte canonica, piena di dialoghi con i personaggi secondari; una seconda divertentissima, dall'umorismo delirante e ricca di gag visive; e, infine, una terza parte molto più breve, in cui si consumerà la folle resa dei conti.
La longevità si assesta a metà fra Sam & Max - Season One Episode V - Reality 2.0 e Sam & Max - Season One Episode IV - Abe Lincoln Must Die!, ovvero sulle circa quattro ore di gioco in totale: un numero, a mio avviso, più che buono.
Potrebbe però capitare di restare impantanati in qualche situazione. Ecco perché, a grande richiesta, è presente una sorta di hint (criptico al punto giusto) attivabile in qualsiasi momento attraverso un preciso dialogo con Max. Una buona introduzione che non rovina affatto il divertimento di venire da soli a capo dei puzzle.



Il ferreo Superball non ci lascerà entrare facilmente. Ma liberarsi di lui una seconda volta non sarà un grande problema. Sulla sinistra vediamo un'altra vecchia conoscenza, mentre in alto... ehy! Quel satellite somiglia al sistema difensivo di Bosco!

Riguardo la trama, per evitare spoiler, è meglio non dire altro. A differenza degli altri episodi, comunque, la storyline rinuncia alla satira sociale o politica, in favore di qualcosa di più concentrato sulle vicende dei nostri eroi. I momenti satirici restano, benchè di sfondo, durante i numerosi dialoghi: sempre divertenti, anche se meno spumeggianti rispetto agli ultimi due capitoli (memorabile però il 'Tic Tac Doom' dei C.O.P.S., esilarante parodia dei videogiochi dalla poca sostanza, ai quali ad una trama complessissima si contrappone un concept mediocre e dozzinale). Proprio verso i 3/4 dell'avventura, comunque, è presente una gustosa - anche se marginale - ironia sul Canada (proiettata però secondo la visione di un americano, quindi non del tutto comprensibile ai nostri occhi).
Generalmente, si percepisce una certa stanchezza 'da epilogo', non tanto riguardo l'inventiva degli enigmi (sempre piacevoli e a tratti geniali), ma piuttosto a causa dell'assenza di un qualsiasi fattore che elevi “Bright Side of the Moon” al di sopra degli altri episodi. Alcune righe di testo ad hoc non mancano di sottolineare questo (comprensibilissimo) affaticamento degli autori.
Delude un po' l'assenza di una sequenza finale degna di questo nome: l'ending si accontenta di una veloce cutscene di chiusura simile a quelle viste negli altri episodi e di una sequenza animata di titoli di coda che, onestamente, avrebbe potuto essere più spassosa.

Considerando tutto, questo episodio meriterebbe un 4 su 5.

Va però ultimata questa serie di articoli dedicata alla Season One con una valutazione generale che tenga presente tutti i pro e i contro dell'intero progetto.



Ciò che resta della statua del Presidente Lincoln dovrà riuscire a combinare un appuntamento romantico con la neo-amata Sybil. Sam gli bisbiglia all'orecchio parole di sicuro effetto.

Finisce così (almeno per ora!) il nostro journey all'interno del malsano universo - eppure per certi versi terribilmente reale - del cane e del coniglio, e il mio commento non può che essere molto positivo. So che in molti se lo stanno chiedendo, per cui bando alle ciance: “Sam & Max - Season One” è, a mio parere, migliore (seppur di poco) della vecchia gloria Lucas “Sam & Max - Hit the Road”.
“Sam & Max - Season One” è un'avventura pregevole sotto tutti i punti di vista, un videogioco che ricorda i fasti lucasiani e rinuncia però alla nostalgia, apparendo anzi piuttosto innovativo sia nella sua distribuzione episodica che nel concept stesso da casual game, con enigmi alla portata di tutti, ma sempre divertenti e stimolanti. Oltre ad essi, il punto forte della stagione risiede soprattutto nell'umorismo eccezionale regalato dallo sfacciato duo (ottimamente trasposto dall'originale versione sulla carta stampata) e nelle satire e parodie (spesso di grande intelligenza) che costeggiano ogni trama, situazione o dialogo: non si rideva così di fronte a un monitor da molti, troppi anni.
Non c'è da lamentarsi neanche sulla durata complessiva: considerando il costo globale (circa 35 dollari) e sommando le esperienze dei vari capitoli, “Season One” offre più ore di gioco della media delle avventure grafiche edite secondo i canali distributivi 'tradizionali'. Inoltre, un plauso generale va fatto a tutto il team Telltale Punti morti? Cali di stile? Nessuno, praticamente. I dialoghi, la varietà di situazioni, gli enigmi o anche solo la ricchezza degli scenari, tengono la mente e l'attenzione sempre alta, e le nostre labbra pronte a piegarsi in un sorriso o ad aprirsi in una sonora risata.
Una generale standing ovation per l'eclettico compositore di tutte le bellissime musiche (e canzoni!) della serie (saltate qua per scaricare dei brani in formato mp3), Jared Emerson-Johnson, un degnissimo erede della scuola lucasiana, e per lo strepitoso doppiaggio, recitato ottimamente da attori che hanno dato il meglio di loro stessi (le voci dei protagonisti, in particolare, risultano migliori di quelle originali scelte per “Sam & Max - Hit the Road").
Menzione d'onore per la vera star della stagione, l'incredibile Max, protagonista assoluto di alcune fra le scene più esilaranti che si siano mai viste in un videogioco e causa scatenante di parecchie gag.



Il 'Max violento' (sulla destra) ci sparerà all'impazzata senza tregua, ma forse possiamo liberarci di lui grazie a qualche metodo 'alternativo'...

Però, come ogni tentativo coraggioso o sperimentale, non tutto può essere inappuntabile. Innanzitutto, una trama di base più avvincente e incisiva avrebbe donato un senso in più alla dimensione episodica del progetto. In “Season One”, invece, abbiamo una sottotrama appena accennata ma mai davvero presente, forse nel tentativo di rendere ogni singolo episodio appetibile anche ai nuovi acquirenti. Purtroppo, però, se la scelta distributiva somiglia al meccanismo rodato delle serie tv, sarebbe stato più giusto dotare la stagione di una continuity più rilevante che 'fidelizzi' il giocatore, piuttosto che accontentarlo con sporadici riferimenti o 'ammiccate'.
Aggiungo anche che, per un italiano, l'umorismo satirico/sociale del duo non sempre ci vede coinvolti completamente (e in alcuni casi può addirittura suonare incomprensibile): pur essendo un 'problema nostro', è giusto tenerlo presente per chi, come noi, non possa immedesimarsi appieno nel 'fruitore' medio americano.
Infine, si sarebbe sfiorato il capolavoro se tutti gli episodi avessero raggiunto la qualità complessiva di “Abe Lincoln Must Die!”, a conti fatti il migliore della stagione con un (quasi) perfetto bilanciamento fra difficoltà, umorismo, longevità ed enigmi.



Mi sembrava giusto concludere quest'ultima articolo della Season One con l'immagine che a mio avviso cattura la... ehm... essenza della filosofia dei nostri eroi.

Il voto complessivo non può che essere, per forza di cose, un 4 su 5 pieno. “Sam & Max - Season One” è un acquisto più che caldamente consigliato: i Telltale sono senza dubbio fra le software house di avventure grafiche più in gamba in circolazione, e il loro approccio riesce a ricordare i fasti Lucas pur possedendo uno stile assai personale. Come già detto in un articolo precedente: il ghiaccio è rotto, e da qui in poi si può solo migliorare.

La citazione:
Sam: “Ah! E' bello tornare sulla Luna, non credi?”
Max: “E ci divertimmo, anche! Ci è ancora rimasto un bel po' di integratori-in-polvere-al-sapore-di-arancia-di-marca-generica!”
Sam: “Sai sempre come non infrangere un marchio registrato, piccolo amico”

 

Nota: L'inglese di “Bright Side of the Moon” è mediamente difficoltoso per i non anglofoni, ma comunque più abbordabile rispetto a Sam & Max - Season One Episode II - Situation Comedy o Sam & Max - Season One Episode V - Reality 2.0.
Il costo per il singolo episodio resta di 8,95 dollari. 34,95 per la stagione ormai ultimata. L'acquisto è online, dal sito della Telltale Games.

by Gnupick






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