Sam & Max - Season One Episode IV - Abe Lincoln Must Die!
L'uscita episodica, come tutte le strategie distributive alternative, comporta dei rischi facilmente intuibili. Fra le altre cose: scarsa longevità, prezzo ridotto, capacità minima di manovre narrative a breve termine. Accontentare l'impaziente utente abituato ad esperienze molto lunghe e velocemente appaganti può quindi essere impresa ardua.
Il meccanismo, però, ha anche i suoi vantaggi: uno su tutti la possibilità di correggere il lavoro 'in corsa', facendo tesoro delle critiche e dei risultati dei precedenti episodi. Ed è proprio questo che, di fatto, è accaduto con la “Season One” dedicata a “Sam & Max”: per evidenti ragioni produttive (l'uscita mensile impedisce un margine di miglioramento così immediato), gli episodi successivi al primo non hanno potuto godere dei ritocchi appropriati ma, con “Abe Lincoln Must Die!”, i ragazzi della Telltale Games, capitanati da Dave Grossman, hanno potuto finalmente sfornare un titolo rifinito al meglio e più curato sotto tutti i punti di vista.
La locazione del giardino della Casa Bianca è, finora, la più ampia della stagione. Il 3D è gestito al meglio grazie all'ottimo utilizzo della telecamera mobile.
Avevamo lasciato i nostri eroi a godersi la vittoria contro la Toy Mafia. Purtroppo per loro, ignoravano che il marcio si fosse addentrato nei più profondi meandri del governo, arrivando perfino alla carica più alta, ovvero la presidenza degli Stati Uniti. Chuckles, lo scagnozzo sopravvissuto allo scontro contro la cosca mafiosa, sembra infatti controllare la Casa Bianca nel solito modo (la suggestione imposta).
Come da prassi, però, il commissario assegna ai nostri detective Freelance il compito di indagare sulle strane leggi promulgate dal Presidente… nessuno meglio di loro può sventare i malvagi piani che prevedono l'uso indiscriminato dell'ipnosi!
Ben presto, Sam e Max si libereranno del capo dello stato solo per affrontare una minaccia ancora peggiore: un confronto elettorale contro il più amato fra i Presidenti degli Stati Uniti: Abraham Lincoln! Per chi non lo sapesse, il politico in questione è famoso soprattutto per la sua crociata in favore dell'abolizione della schiavitù in America e per aver sconfitto gli Stati Confederati nella Guerra di Secessione, conservando così l'impostazione federale della nazione nella seconda metà dell'800.
Come già accennato, questo “Episode IV” risente del feedback degli utenti dopo i tre capitoli precedenti, e quindi cerca di spremere al massimo la formula nel tentativo - riuscito - di offrire più ore di gioco, una sfida adeguata e una sceneggiatura più elaborata.
Determinatissimo, Max pronuncia la sua arringa elettorale. Ce lo vedete come Presidente? Io sì!!!.
Se grafica, sonoro e interfaccia restano pressappoco della stessa (ottima) qualità degli altri episodi (sono comunque da rilevare un paio di inediti brani musicali davvero carini, sempre più somiglianti ai temi composti da Peter McConnell per “Grim Fandango”), “Abe Lincoln Must Die!” sfrutta ogni altro comparto a sua disposizione, svelando una creatività niente affatto comune nella sceneggiatura quanto nei dialoghi, questa volta scritti con l'apporto di Chuck Jordan (un membro del team di “The Curse of Monkey Island”).
Ogni battuta, una gag: non si riescono più a contare i memorable quotes e i piccoli 'segreti' nascosti in un dialogo o in un'azione non indispensabile al proseguimento.
Il numero di locazioni non è aumentato, ma ognuna di esse viene riutilizzata più volte con molta intelligenza, modificando personaggi e obbiettivi, dando così l'impressione di avere a che fare con un'area di gioco molto più ampia che in precedenza.
Saranno della partita alcuni vecchi personaggi: oltre al già citato Chuckles, tornano Sybil (trasformatosi in un'organizzatrice di appuntamenti al buio), Bosco (che finge di essere un comunista per sfuggire al Grande Fratello), i Soda Poppers (proclamati governatori dello stato del Dakota) e la 'cimice' (che porteremo sempre con noi nell'inventario). Il loro ruolo nell'intreccio è ampiamente giustificato e sempre coerente, con una ripetuta partecipazione assolutamente naturale, che non dà affatto l'idea di riciclaggio.
La trama parte in modo semplice ma ben presto svela le sue ottime carte fin dalla scoperta dei reali obbiettivi di Chuckles. In seguito, il ritmo eccezionale provoca diversi capovolgimenti di fronte e molte sorprese, sempre sostenuti da formidabili dialoghi, senza alcun dubbio fra i migliori mai scritti per un'avventura. E le numerose e raffinatissime citazioni e autocitazioni (non si salva nessuno: cinema, videogiochi, fumetti… alcune volte piuttosto complesse da individuare) reggono e appoggiano magnificamente il tutto.
Scatenatissimo l'indispensabile Max, protagonista di molti momenti davvero spassosi.
Il soggetto dominante alla base di “Abe Lincoln Must Die!” è la satira contro la politica guerrafondaia degli Stati Uniti. Sarà anche un tema attualmente un po' abusato, ma funziona alla perfezione e trova i suoi massimi complici in Sam e Max stessi che, proprio in virtù della loro natura, non vanno troppo per il sottile e rendono così la denuncia umoristica ancora più efficace e abrasiva. Il loro intervento, infatti, mira a trasformare il governo americano in uno scenario molto simile a quello che captiamo noi 'spettatori' dall'esterno. Paradossale.
Ma non è tutto: il momento più memorabile dell'episodio è certamente l'incredibile numero musicale pro war eseguito dalle guardie del corpo del Presidente (le quali generalmente si esprimono in monosillabi stile automa) che può ricordare la canzone del vecchio Conroy Bumpus di “Sam & Max - Hit the Road” ma, in realtà, risulta essere assai più delirante e spettacolare del suo illustre fratellone. Jared Emerson-Johnson, autore delle ottime musiche dell'intera “Season One”, è anche ideatore e cantante (!) della canzone.
Il buon Leonard resta buonino, legato e imbavagliato, nello sgabuzzino dei 'trofei', all'interno dell'ufficio dei nostri eroi.
Il fine quanto divertente approccio narrativo trova un suo degno corrispettivo negli enigmi. Per la prima volta, i puzzle della Telltale vanno oltre la relativa semplicità, e si propongono decisamente più complessi. Questo non vuol dire che siano presenti inutili lungaggini o scogli insormontabili, anzi: “Abe Lincoln Must Die!” possiede enigmi studiatissimi, fuori di testa ma perfettamente integrati allo stile del gioco. Mi spingo a dire che siamo dalle parti della perfezione, sopratutto se consideriamo che è di fatto possibile bloccarsi (a me è capitato, una volta), nonostante l'interfaccia sia esilissima e le locazioni molto poche. Il game design è uno dei migliori mai visti, e costringe ancor meglio che in precedenza il giocatore a comprendere cosa fare, prima del come. Non c'è niente di invalicabile, sia chiaro, ma siamo abbastanza lontani dal livello (stimolante ma autosolvente) di “Sam & Max - Season One Episode I - Culture Shock”, segno che gli autori hanno scelto di alzare la difficoltà media senza però sacrificare il divertimento. Non so dire se l'aumento della curva di difficoltà sia stata effettivamente decisa 'in corsa' o fosse già stata progettata fin dall'inizio, ma in ogni caso funziona, ed è fortunatamente molto appagante.
Risate, risate, risate. “Sam & Max” resta fonte di divertimento assicurato per tutta la sua durata. Questa volta, inoltre, la longevità quasi raddoppiata, gli enigmi più problematici e la sceneggiatura di ferro, consente ad “Abe Lincoln Must Die!” di effettuare il deciso sorpasso a scapito dei suoi predecessori. Se proprio si vuol cercare il pelo nell'uovo, si può continuare a criticare il numero modesto di locazioni… ma quando ci ribalteremo dalla sedia di fronte all'ennesima gag, ci faremo davvero poco caso. La stagione, quindi, non si limita a non mostrare la corda, ma migliora, mostrando di volta in volta un'inaspettata freschezza.
Voto: 4 su 5.
La citazione:
(Sam ha appena finito di conversare al telefono col commissario per una nuova missione)
Max: “Fammi indovinare… il nostro amichevole demone della porta accanto ha bruciato un altro monastero?”
Sam: “No, Max, questa volta abbiamo un avversario molto più assetato di sangue… il Presidente degli Stati Uniti d'America!”
Max: “Chi?”
Sam: “E' impazzito! Sta emanando ogni sorta di folle legge!”
Max: “C'è qualcosa di nuovo?”
Sam: “Un mandato federale che impone abbracci di gruppo prima, durante e dopo tutti i maggiori eventi sportivi!”
Max: “Allora?”
Sam: “Sta tagliando le libertà civili! Minacciando l'ambiente!”
Max: “Hey, allora siamo in tre!”
Sam: “E sta per introdurre un mandato per la registrazione delle armi da fuoco!”
(Max tira fuori la sua pistola)
Max: “Prendi le chiavi”
 
Nota: “Episode IV” è interamente in inglese, ma non così ostico come quello usato in “Sam & Max - Season One Episode II - Situation Comedy” in quanto a comprensione dei testi e della satira contro l'America (ben fruibile da noi 'esterni', probabilmente perfino meglio dei nosti amici d'oltreoceano). Il costo resta invariato: 8,95 per il singolo episodio; 34,95 per il blocco completo. Acquisto solo online dal sito della Telltale Games.
by Gnupick
Commenti (0)
Scrivi un Commento
Recensione Sam & Max - Season One Episode IV - Abe Lincoln Must Die!. Gnupick's corner, l'angolo delle avventure grafiche. Recensioni, commenti, schede, analisi, retrogaming, discussioni su graphic adventures ed altri videogiochi non solo punta e clicca. Recensioni di giochi per PC con visuale in prima persona o in terza persona.