Obsidian
Nell'anno 2066, la Terra presenta gravi condizioni atmosferiche. Per far fronte a questo disastro, un gruppo di scienziati capeggiati dai protagonisti del gioco, Max e Lilah, spediscono un satellite ribattezzato 'Ceres' al fine di gestire al meglio l'equilibrio del nostro pianeta. Rifugiatosi in un paradiso terrestre lontano dalla civiltà, Max e Lilah si godono una meritata vacanza dopo il lancio in orbita del miracoloso satellite. Nei pressi trovano una formazione rocciosa cristallina alquanto bizzarra, che chiamano 'Obsidian' (ossidiana), la quale pare crescere ed evolversi ogni giorno che passa. In seguito alla sparizione del collega Max, Lilah, il personaggio che controlleremo nel corso del gioco, parte alla sua ricerca, ma ben presto viene sorprendentemente risucchiata dalla stessa roccia. Al suo interno troverà un mondo che metterà a nudo tutte le sue paure, fino ad arrivare alle angoscianti risoluzioni finali.
Questo è, grosso modo, il plot di “Obsidian”, avventura grafica della Mondadori New Media risalente all'epoca dei film interattivi 'tutto fumo e niente arrosto' (precisamente nel 1995), cui fa pienamente parte.
L'impatto grafico, naturalmente, è notevole: a sequenze filmate dal vivo si mischiano armoniosamente video di paesaggi reali, con tanto di lunghe transizioni. Questo, almeno, agli inizi: una volta risucchiati da Obsidian, i filmati dal vivo si ridurranno esclusivamente a (rare) riprese di attori in carne ed ossa, per far spazio ad un mondo completamente in computer graphic. Ad ogni modo, la resa grafica resta di altissimo livello, indispensabile per rappresentare l'onirico e surreale mondo di Obsidian. Il tutto attraverso gli occhi di Lilah, e con un'interfaccia decisamente semplicistica: anche troppo, visto che sarà impossibile prendere, esaminare o combinare qualsiasi oggetto dell'esiguo inventario. Lo stesso vale per la gamma di opzioni che avremo nei riguardi degli oggetti dello sfondo: tasto destro - nulla; tasto sinistro - usa, prendi, parla. E se si vuole solo esaminare, o quantomeno osservare da vicino qualcosa per pura curiosità? Non è possibile.
Il sonoro si assesta su buoni livelli, con musiche discrete ed effetti sonori nella norma, anche se un po' pochini. Il parlato, in italiano, è stranamente molto curato e ben recitato.
Lilah in uno dei filmati con attori e scenari reali. Saranno presenti solo nella primissima sezione.
Ma il vero limite del gioco è rappresentato dagli enigmi: troppo complicati, troppo criptici, troppo inverosimili. Nei 5 CD che compongono l'improbabile mondo parallelo, ci sono un gran numero di locazioni (con relativi filmati di transizione), ma solo in alcuni è necessario entrare, solo con alcuni personaggi è indispensabile parlare, solo con pochi oggetti è imperativo agire per poter proseguire nella trama. Ciò dovrebbe giovare alla caratterizzazione del mondo, ma purtroppo questo non accade mai (eccezion fatta, forse, per le incursioni burocratiche iniziali di orwelliana memoria, metafora delle difficoltà di Lilah e Max incontrate nel tentativo di approvare il progetto Ceres): anzi, aumenterà inutilmente la fatica necessaria per risolvere un enigma, poiché i cosiddetti 'indizi' sono pieni zeppi di false piste. Senza considerare la complessità media dei puzzle, che arriva ad una vetta inaudita proprio nel finale (dico solo che ci sarà bisogno almeno di due persone di fronte al PC per venirne a capo).
Considerando che stiamo parlando di un titolo improntato sull'esplorazione, c'è anche da dire che non è affatto stimolante girovagare attraverso le paranoiche locazioni che compongono “Obsidian” in cerca di un'ispirazione: scordatevi di terminare il gioco senza una guida.
Sempre per lo stesso motivo, non aspettatevi un interessante evolversi della trama: a parte un piccolo colpo di scena durante le battute finali, la sceneggiatura è praticamente inesistente, così come i dialoghi. Nessuno scandalo, dopotutto si tratta di un prodotto sulla falsariga di “Myst”. Ma, purtroppo, il titolo in oggetto non possiede quasi per nulla la potenza emotiva di un gioco dello stesso genere di media qualità: “Obisidian” è come un quadro complesso che sembra interessante 'sulla fiducia', ma su cui nessuno ci ha dato gli elementi per comprenderlo e interpretarlo (e state certi che nel gioco quegli elementi mancano quasi del tutto).
Uno dei deliranti scenari del gioco. Qui dovremmo essere vicini al finale...
Assolutamente sconsigliato ai neofiti delle avventure grafiche. Forse, chi è molto esperto e vuole una (autolesionista) sfida in più, potrebbe perlomeno tentare di lasciarsi trasportare dalla visionarietà di “Obsidian”, pur tenendo conto che può trovare senza difficoltà qualcosa di molto migliore e stuzzicante. Assegno un 2 su 5 'di incoraggiamento' per lo sforzo profuso nel creare qualcosa di vagamente originale.
 
Nota: “Obsidian” è giocabile anche sui computer più moderni. Potreste, però, trovare dei problemi nell'audio, specialmente con Windows XP. Per poter vedere i filmati, il programma vi costringerà ad installare una versione arcaica di Quicktime. Fortunatamente la suddetta versione permette anche una semplice disinstallazione a gioco terminato.
by Gnupick
Commenti (7)
Non sono d'accordo su molti punti della tua recensione.
1)In primis,tu dici che gli enigmi di Obsidian sono troppo complicati,e fai apparire questo aspetto come qualcosa di assolutamente negativo,niente di piu' sbagliato.
Per un giocatore di avventure grafiche la difficolta' degli enigmi rappresenta uno degli aspetti piu' importanti di un gioco,nel caso di Obsidian poi personalmente li definirei geniali ed assolutamente originali.
2)In secondo luogo dici che vi sono molte locazioni da visitare,anche qui non sono per nulla d'accordo,oltretutto il fatto che quando in un gioco le locazioni da visitare sono tante,questo spesso rappresenta un aspetto positivo e poi in Obsidian le locazioni sono accessibili solo dopa aver risolto gli enigmi,noin mi sembra ci sia tanto da passeggiare...
3)Obsidian non e' affatto un gioco di esplorazione,e' un gioco denso di enigmi che stuzzica piacevolmente l'intelligenza del giocatore.
4)Quando parli di interfaccia semplicistica e di opzioni ridotte al minimo,lo fai come fosse un punto a sfavore del gioco,mentre al contrario,avere un interfaccia comoda ridurre all'essenziale i dialoghi e i filmati,in un gioco come Obsidian dove il ragionamento e la concentrazione sono gli aspetti preponderanti e' una scelta azzeccata da parte degli sviluppatori.
5)Non e' affatto vero che per terminare Obsidian ci vuole per forza una guida,per me almeno e' stato cosi',bisogna avere pazienza ed affrontare gli enigmi cercando di cogliere il minimo dettaglio,fra l'altro quando si recensisce un gioco non si puo' con tono perentorio scoraggiare in questo modo il lettore,che ricordo essere un potenziale giocatore.
6)Hai toccato l'apice della falsita' quando scrivi che:"i cosiddetti indizi sono pieni di false piste",ma quando mai?Sei in grado di fare qualche esempio?
7)Per concludere e' quanto mai fuori luogo fare un confronto fra Obsidian e Myst,e' vero che in linea generale seppre vagamente si somiglino,e' altrettanto vero che,proprio perche' trattasi di due giochi UNICI,questi non possono essere paragonati.
Detto questo,rimango dell'idea che quando si recensisce un genere come quello delle avventure grafiche,bisogna essere in primo luogo degli amatori e chi non ama un gioco come Obsidian non si puo' certo definire tale....
Cordialmente
Innanzitutto non me la sento di rispondere punto per punto, non solo perchè c'è già un articolo sopra in cui argomento, ma anche perchè il suddetto articolo ormai avrà un 4-5 anni sulle spalle, e onestamente non ricordo nel dettaglio Obsidian.
In primo luogo non capisco perchè non dovrei scoraggiare il lettore: se il gioco non mi è piaciuto credo di avere il diritto di dirlo, fermo restando che la mia non è la Verità Assoluta. Il mio è un parere come tanti, e la Mondadori non vende il gioco da eoni quindi non vedo chi o cosa potrei danneggiare. Poi, glisso nuovamente sulla parte 'non sei un appassionato' (anche perchè basterebbe dare uno sguardo al listone...).
Tornando al gioco, ribadisco il mio pensiero secondo cui Obsidian sia un titolo esageratamente criptico e dispersivo. L'esplorazione è fondamentale per cercare indizi, ma è incredibilmente noiosa, un po' per l'ambientazione riuscita a metà , un po' per le transizioni troppo lente, e un po' per gli scenari superflui.
Inoltre, non vedo proprio cosa ci sia di divertente in un'avventura senza uno straccio di sceneggiatura nè di mistero (fondamentale nel genere Myst), che peraltro non dà neanche la possibilità di avere una descrizione su un oggetto dalla forma astrusa, perchè l'interfaccia non lo permette. Girare a zonzo cercando di interpretare 'a occhio' ciò che hanno pensato gli autori non è il massimo, specie se si aggiunge che gran parte degli enigmi sono costituiti da puzzle di una difficoltà inaudita: giochini logici che avrebbero potuto essere in qualsiasi altro gioco/ambientazione e non sarebbe cambiato niente (nel senso che possono tranquillamente essere presi a parte: il contesto è solo un contorno). Francamente, poi, non ci vedo niente di bello in un gioco che propone problemi esageratamente complessi: in un'avventura grafica, il COSA dovrebbe essere più importante del COME. Buttarla sul cervellotico/(il)logico è una mossa non solo più banale, ma anche più comoda (non c'è bisogno di contestualizzare l'enigma).
Mi ha traumatizzato l'enigma finale: spiegami che senso ha infilare un giochino così arduo, peraltro da risolvere in due. Ma perchè? Che stimolo c'è? Se voglio un puzzle irrisolvibile mi butto sul cubo di Rubik, ma non mi metto a giocare a un qualcosa che si spera dia qualcosa in più.
C'è anche da dire che tendenzialmente non sono mai stato un gran fan del genere Myst, ma c'è clone e clone... e Obsidian ha preso a mio avviso il peggio da quel genere. A me piace il gioco che mi stuzzica, che mi sfida, non che mi frusta di fronte a decine di puzzle astrusi da Settimana Enigmistica 2.0.
A ogni modo, non è escluso che prima o poi riprenda in mano 'sto gioco, e magari sapendo già cosa mi aspetta potrei rivalutarlo in positivo... (anche se quel 5- non è un voto disastroso, sia chiaro)
Ciao :).
Da quello che scrivi mi pare tu sia un giocatore che nelle avventure grafiche cerca l'atmosfera,la storia,dialoghi intelligenti e la possibilita' di interagire con l'inventario,tutte cose che in una tipologia di gioco alla Myst di certo non ci sono.
Tuttavia desideravo informarti che i miei commenti tutto vogliono essere forche' un attacco personale nei tuoi confronti,quindi non darti all'ippica :DD.
Cio' che mi permetto di consigliarti,visto che non ti piace il genere,di evitare giochi come Schizm,Rhem,Myst,Rama,9 the last resort,11th hour,7th guest,i due Shivers ecc.
Obsidian per me e' stato uno dei giochi piu' belli sinora fatti,una vera sfida per la mia intelligenza,di certo trattasi di un gioco per molti ma non per tutti.
Cordiali saluti
Gaetano
Invece Obsidian, secondo me, 'imbroglia' un tantino, ecco.
Myst era atmosferico, c'era un background preciso, mistero, fascino. Incitava a proseguire e, soprattutto, non era scorretto. Schizm invece era in effetti un po' pesante, imho.
Alcuni altri che hai menzionato li ho provati, ma per troppo poco tempo per poter dire se, almeno secondo il mio giudizio, siano più dalle parti di Myst o di Obsidian.
Scrivi un Commento
Recensione Obsidian. Gnupick's corner, l'angolo delle avventure grafiche. Recensioni, commenti, schede, analisi, retrogaming, discussioni su graphic adventures ed altri videogiochi non solo punta e clicca. Recensioni di giochi per PC con visuale in prima persona o in terza persona.
Obsidian e' un capolavoro sopraffino,che non merita affatto questa recensione,consiglio vivamente al recensore di darsi ad altri generi,in modo da evitare che la sua incompetenza possa offuscare con false notizie e commenti senza capo ne’ coda giochi come questo.
Saluti
Gaetano