Martin Mystère - Operazione Dorian Gray
Con una produzione tutta italiana di Riccardo Cangini e dei ragazzi della Artematica (anno 2004), già responsabile del bizzarro adattamento videoludico di “Druuna Morbus Gravis”, “Martin Mystère - Operazione Dorian Gray” è un'avventura grafica in terza persona basata sul 'Detective dell'Impossibile', il famoso personaggio dei fumetti creato da Alfredo Castelli.
Ed è proprio da Castelli che proviene il soggetto alla base di questa avventura che come impostazione ricorda le vecchie glorie del passato, presentando quindi una struttura del tutto classica e senza particolari innovazioni (che, invece, erano l'impalcatura principale in “Druuna”).
A seguito dell'assassinio di un famoso scienziato, il professor Eulemberg, Martin Mystère viene contattato dal suo amico, l'ispettore Travis, per far luce sull'accaduto. Il professore, infatti, era coinvolto in una strana quanto segreta ricerca che riguardava il Wildiano desiderio di vita eterna e una singolare teoria azteca.
Purtroppo sono molto combattuto circa il giudizio di questo “Martin Mystère”, poiché per quasi ogni elemento positivo ho riscontrato il frustrante rovescio della medaglia, dovuto certamente ad un basso budget a disposizione e ad una fase di testing poco approfondita.
Partiamo dalla grafica. I modelli 3D dei personaggi sono buoni e discretamente animati, e i fondali ottimamente disegnati e colorati con gusto. Il problema è che le animazioni sono veramente pochissime, e il più delle volte i programmatori hanno 'aggirato l'ostacolo' oscurando lo schermo e facendoci solo intuire (con suoni ad hoc) ciò che sta accadendo. Un 'trucco' che alla lunga risulta fastidioso.
I discreti (e rari) filmati di intermezzo sono ben realizzati secondo uno stile 'fumettoso', con l'ausilio di split screen e vignette.
Il comparto audio è composto da suoni ben realizzati e da ottime musiche, che purtroppo risulteranno invadenti dopo poco, poiché sarà impossibile abbassarne il volume (veramente eccessivo rispetto al resto). Il parlato d'altra parte è veramente di ottimo livello, ma è solo parziale: le descrizioni infatti sono esclusivamente testuali (in una riga striminzita in basso allo schermo), e i suoni si 'attivano' solo nei dialoghi o nei momenti topici. Non è sempre facile abituarsi a questa mancanza, e viene da chiedersi se non fosse stato meglio eliminare del tutto le voci (comunque sempre ben recitate) e tentare di concentrarsi maggiormente su un approccio fumettistico.
Le descrizioni, peraltro, sono numerosissime: in “Martin Mystère” ci troveremo di fronte a un'orgia di oggetti di secondo piano. E' possibile esaminare praticamente ogni cosa e avremo un commento lungo e appropriato su tutto ciò che vedremo. Sarebbe un vero paradiso per l'avventuriero medio, se non fosse che le descrizioni sono quasi sempre fini a loro stesse ('guardare ma non toccare') e la loro sovrabbondanza farà sì che risultino presto noiose. Un maggior bilanciamento fra descrizioni-oggetti utili sarebbe stato preferibile, tanto più che un quarto delle cianfrusaglie che raccoglieremo saranno del tutto inutili al proseguimento del gioco. Realistico, forse, ma fuorviante.
Per di più non è sempre facilissimo esaminare tutto ciò che vorremmo a causa di alcune scelte di inquadratura assolutamente infelici (come quelle nella casa del professor Alexander, in Messico), e anche ad alcuni bug di programmazione che al meglio ci daranno il commento di un oggetto sbagliato, e al peggio ci faranno crashare il programma con un bel ritorno al desktop.
Da qui a poco partirà uno dei dialoghi più lunghi che ricordi in un videogioco. Il peggio è che non sarà neanche interattivo.
Per quanto riguarda il gioco vero e proprio, controlleremo quasi sempre il nostro Martin poligonale (a parte una parentesi in cui giocheremo con la sua bella moglie Diana) in un ambiente in due dimensioni (come il solito “Syberia” insegna), con l'ausilio del fedele mouse: il tasto sinistro attiverà l'azione che sceglieremo scorrendo ciclicamente le icone con il tasto destro, così come accadeva in “Runaway - A Road Adventure”. Il sistema, però, è leggermente più macchinoso rispetto al suddetto gioco, poiché la scelta delle icone sarà del tutto manuale e non eliminerà automaticamente i 'verbi' inutili.
L'inventario, invece, è posto in basso allo schermo ed è antipaticamente richiamabile con un pulsante.
E' possibile, inoltre, saltare da una locazione all'altra con il doppio click: un'altra buona idea che non sempre risulta funzionante durante il gioco.
La cosa più fastidiosa dell'interfaccia, comunque, è che il puntatore scomparirà inspiegabilmente al termine di ogni azione (anche la più inutile) e riapparirà solo se muoveremo il cursore (un altro bug?).
Un'ennesima noia è data dal sistema di salvataggio: con pochi slot e senza la possibilità di aggiungere una descrizione, riconosceremo le partite salvate solo 'grazie' ad un'immagine anteprima formato francobollo.
“Martin Mystère - Operazione Dorian Grey” non è un'avventura particolarmente lunga, e i suoi enigmi sono perlopiù semplici e risolvibili all'istante (a parte quelli che coinvolgono un paio di strani macchinari).
Non conosco il fumetto a menadito, ma mi sento di poter dire che sia l'atmosfera che i personaggi siano rispettosi del soggetto originale. Numerose le citazioni che faranno la felicità dei fan di Martin e dei fumetti Bonelli in generale. La trama è realizzata benino e risulta essere abbastanza gradevole (anche se prevedibile) nel suo svolgimento. Manca però un po' di caratterizzazione dei personaggi secondari, dovuta anche alla brevità dell'avventura (il 'cattivo', comunque, è francamente caricaturale).
E', in generale, presente una discreta cura generale nei testi, e qualche dialogo ci strapperà un paio di sorrisi.
Ottimo invece il manuale (veramente ben fatto) e il piccolo fumetto a corredo della confezione. Il prezzo, poi, è un invito in più: circa 20 euro all'epoca della sua uscita.
E' un peccato vedere un prodotto potenzialmente così appetibile rovinato da degli errori nella programmazione molto fastidiosi e da alcune mancanze piuttosto rilevanti. Riguardo i bug, posso capire il budget esiguo, ma avrei preferito che la software house fosse subito corsa ai ripari rilasciando a tempo di record una patch di correzione (al momento ne sono disponibili due, che non risolvono comunque i difetti maggiori).
Fortunatamente mi risulta che le vendite siano state soddisfacenti, e spero che in un futuro prossimo questi ragazzi possano finalmente regalarci un prodotto senza i difetti dei predecessori. 3 su 5.
by Gnupick
Commenti (3)
Però ci sono qualche bugs di troppo e un dialogo straziante e troppo lungo.Potevano spezzettarlo e non metterlo tutto insieme.
è come leggere il finale del nome della rosa in ore e ore.
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Recensione Martin Mystère - Operazione Dorian Gray. Gnupick's corner, l'angolo delle avventure grafiche. Recensioni, commenti, schede, analisi, retrogaming, discussioni su graphic adventures ed altri videogiochi non solo punta e clicca. Recensioni di giochi per PC con visuale in prima persona o in terza persona.
tristezza? Comunque grande fumetto, spero che il vg sia all'altezza.