Leisure Suit Larry - Magna Cum Laude
Larry Laffer è considerato uno dei personaggi in assoluto più significativi nella storia delle avventure grafiche, come Roger Wilco, Guybrush Threepwood o Indiana Jones. Prodotti dalla Sierra, i sette (anzi, sei) capitoli della saga di Larry sono un'ottima miscela di erotismo soft e umorismo goliardico da caserma, dal primo episodio (con parser testuale, poi riadattato in interfaccia grafica nel remake) al settimo (con il suo stile pesantemente cartoon).
La Sierra/Vivendi ha rispolverato il mito con questo “Magna Cum Laude” (anno 2005) che, attenzione, non è un'avventura grafica. Temendo le ire dei fan, i programmatori della High Voltage hanno deciso di conservare il titolo originale ma di cambiare personaggio principale. Non più Larry Laffer, quindi, ma il più giovane e aitante (?) Larry Lovage, il nipote del dongiovanni più famoso dei videogiochi.
Il simpatico 25enne mantiene alcune delle caratteristiche del vecchio zio Larry. Oltre a quelle fisiche e non, Lovage possiede anche i medesimi intenti del suo predecessore: conquistare il cor… ehm, cuore, di tutte le giovani pollastrelle con cui avrà a che fare.
In situazioni come questa, è difficile riuscire a badare a ciò che si dice: ecco le difficoltà di Larry! Notare il minigioco: solo centrando lo smile la conquisteremo!
Dopo una simpatica presentazione, in cui il nostro eroe sognerà di essere una celebrità fra le donne all'interno del campus universitario in cui dimora, troviamo Larry Junior nella sua camera, deciso a diventare un vero latin lover per poter partecipare al noto reality show “Swingles”.
Un piccolo tutorial (guest star: l'originale e un po' ingrigito Larry Laffer) ci farà impratichire con i basilari comandi di gioco, con i quali potremo esaminare gli oggetti ed 'azionarli' (solo una piccola eco delle avventure grafiche - non troveremo nulla di realmente avventuroso).
Il concept, infatti, rientra di diritto nella struttura free roaming inaugurata con “Grand Theft Auto”. All'interno del campus, infatti, Larry potrà girare liberamente e tentare un primo approccio con alcune delle procaci studentesse del posto: per avere successo con loro, dovrà superare alcune piccole 'prove' (attivabili avvicinandosi alla donzella giusta) che si tradurranno in piccoli minigiochi tanto banali quanto impegnativi.
Il gioco, in fondo, è tutto lì: superare le prove (tecniche di abbordaggio, preparazione di cocktail, prestazioni sadomaso, distribuzione di volantini, appostamenti fotografici, fuga dalle guardie del campus etc.) per conquistare tutte le maggiorate presenti a tiro. Non sempre però il buon Larry avrà gioco facile, e spesso per suscitare l'interesse nella ragazza giusta dovrà lavorare sulla sua immagine, affrontando altri minigiochi che gli permetteranno di guadagnare 'sicurezza' (un uomo carismatico è un uomo sicuro!), semplici verdoni (utili per comprare un abito consono alla situazione) o perfino dei 'potenziamenti' che faciliteranno i vari test.
Uno dei minigiochi più carini: bisogna centrare il bicchiere con una monetina. Se ce la si fa, l'altro beve un sorso e si toglie un abito. Vince chi resta sobrio, e vestito!
Il tutto all'inizio sembra funzionare discretamente (specie nelle sezioni 'chat' in cui ci imbatteremo in situazioni dialogate piuttosto divertenti). Dopo poco, però, i minigiochi ci verranno inevitabilmente a noia (occhio anche ai picchi di difficoltà sul finale) e la spinta a proseguire sarà data unicamente dalla volontà di assistere alle gag.
Più nel dettaglio, c'è da constatare come lo humor sia piuttosto lontano da quello adottato dall'esilarante Al Lowe: l'assenza dell'autore della serie originale, infatti, è più che evidente: “Magna Cum Laude” appare come una caricatura semi volontaria di un videogioco erotico, caratterizzata da un linguaggio spesso inutilmente scurrile fin troppo all'insegna del politicamente scorretto e costellata da momenti pecorecci e gratuiti (come i frequenti peti di Larry o la possibilità di svuotarsi la vescica sui passanti) che non faranno altro che affossare ulteriormente il quadro generale. Insomma, siamo più dalle parti di un film di Neri Parenti che di un episodio della serie “Leisure Suit Larry”: scordiamoci quindi la sequela di abili doppi sensi o le sottili allusioni di Al, qui abbandonate in favore di sequenze esplicite e grossolane che portano all'estremo l'aspetto erotico della serie originale (in realtà molto leggero e mai volgare), evidente anche dalle frequenti schermate di caricamento (in cui appariranno delle prosperose ragazze in abiti succinti, poco somiglianti alle loro controparti poligonali) o dagli extra (dove sarà possibile 'mettere a nudo' le studentesse). Ma quanto possono essere realmente sexy dei personaggi animati in 3D spigolosamente poligonale?
A dire il vero, vi sono dei momenti ispirati (come il rifacimento di 'Summer Nights' in versione gay o la carica macchiettistica delle 'prede' di Larry), ma sono troppo rari e purtroppo mal supportati da un gameplay noioso e frustrante.
Graficamente, “Magna Cum Laude” mostra un 3D di routine con spruzzatine cartoon dal vago stile deformed. Le animazioni, invece, appaiono buffe e varie, mentre il sonoro fa uso di canzoni più o meno note e di un adattamento in italiano veramente di alto livello sia nella recitazione degli attori che nelle traduzioni dei vari giochi di parole.
In conclusione, mi spiace affermare che “Magna Cum Laude” non rende giustizia ai giochi precedenti, confermandosi un prodotto 'furbo' che sfrutta un trend consolidato e approfitta dei temi 'hot' della serie in cerca di un incasso facile. Qualche buona trovata, comunque, gli fa sfiorare la sufficienza. 2 su 5.
La citazione:
(Larry ha una conversazione con la sua testa)
Larry: "Mio Dio. Un giorno questa ragazza dovrebbe spogliarsi in un film"
Larry: "Un momento, cosa hai detto?"
Larry: "Riguardo cosa, i pirati?"
Larry: "Ma no, idiota. Riguardo la storia dello spogliarsi in un film. Stai pensando a quello che io sto pensando?"
Larry: "Certo. Sto pensando a quello che tu stai pensando. Siamo la stessa persona, no?"
 
Nota: Al Lowe, comprensibilmente avvelenato per non essere mai stato contattato per collaborare allo sviluppo, si è espresso in modo parzialmente negativo sul gioco, criticando in particolare il tipo di approccio umoristico adottato ('C'è più volgarità nella prima sequenza che in tutti gli altri giochi di Larry messi insieme') e il gameplay ('Minigame dispersivi, ripetitivi e noiosi'). In ogni caso, Al non l'ha considerato un fallimento totale ('Mi aspettavo peggio, specialmente dopo aver letto diverse recensioni sparse per il web'): il poveretto non sapeva che la catastrofe doveva ancora arrivare...
by Gnupick
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