La Terribile Minaccia degli Invasori dall'Audiogalassia
Incredibilmente realizzato nei ritagli di tempo da tre ragazzi (che insieme formano la GenereAvventura), “La Terribile Minaccia degli Invasori dell'Audiogalassia” è finalmente uscito nell'estate del 2006 dopo una gestazione di tre anni: non molti, se consideriamo la grandezza del progetto, lo scarso 'personale' e l'impeccabile riuscita globale.
Impersoniamo un temibile pirata… informatico (nickname: Empi3) che viene rapito da alcuni buffi alieni insieme al suo PC, utile ai malvagi al fine di realizzare un elaborato attacco per la conquista del mondo (bwahahahah!!!). Oltre a ciò, gli extraterrestri dalla faccia rovesciata (ricorderanno molto quelli visti in “Zak McKraken and the Alien Mindbenders”) avranno bisogno di usare la musica dei terrestri per assemblare l'arma definitiva, che sarà formata dalle prime registrazioni dei pezzi più noti composti da alcune note icone musicali della seconda metà del secolo scorso (Iron Maiden, Sex Pistols, Michael Jackson e… Take That). Compito di Empi3 sarà, naturalmente, intralciare i perfidi piani degli alieni battendoli sul tempo nel recupero dei brani musicali. Il tempo, appunto, rivestirà un ruolo fondamentale: dopo aver rubato una cintura temporale a bordo dell'astronave aliena nella quale era tenuto prigioniero (utile anche per salvare e caricare un gioco), Empi3 dovrà viaggiare non solo nello spazio ma anche nel tempo, in alcuni periodi chiave in cui sarà possibile incontrare i suddetti idoli musicali.
Gli alieni, come tutti i cattivi che si rispettano, si lasceranno andare a risate tanto sguaiate quanto fuori luogo.
Da questa trama, banale ma sicuramente bizzarra, prende piede questa ottima avventura che, grafica a parte, avrebbe benissimo potuto competere con le uscite degli ultimi anni (e vincere, anche).
Ho detto 'grafica a parte', ma in verità il gioco è curato fin da questo primo aspetto: difficile, naturalmente, rivaleggiare con il 3D di oggi o con le animazioni fluide e spettacolari del 2006, ma “La Terribile Minaccia degli Invasori dall'Audiogalassia” si difende bene grazie ad un piacevolissimo e pulito stile cartoon e a fondali ben disegnati e ricchi di dettagli. E' anche giusto dire che il gioco, dal punto di vista visivo, è comunque di molto superiore alla media delle avventure amatoriali. La tecnica cartoonosa (che ricorda non poco quello del vecchio “Maniac Mansion - Day of the Tentacle”), fa presto dimenticare l'assenza di alcune animazioni fondamentali come la camminata verticale: in ogni caso, non sono tralasciate neanche le espressioni buffe del protagonista e alcuni movimenti 'di contorno' (come l'idle - Empi3 giocherà con uno yo-yo). Non c'è davvero molto di cui lamentarsi.
Meno bene ne esce l'audio: a musichette carine e orecchiabili (dopo poco vi ritroverete a fischiettarle; molto simpatica la canzone - originale - dei titoli di coda) ma purtroppo poche e ripetitive, si affiancano rarissimi effetti sonori, concentrati solo in qualche momento chiave.
L'interfaccia riprende il comodo e familiare 'doblone' di “The Curse of Monkey Island”: tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, si aprirà un pannello in cui potremo manipolare oggetti o dialogare con i numerosi personaggi che costellano il mondo dell'avventura: il sistema automaticamente differenzierà un oggetto da un interlocutore e si adatterà di conseguenza (avremo l'icona 'usa' nel primo caso e l'icona 'parla' nel secondo). Per l'inventario dovremo attivare lo stesso pannello cliccando su un punto qualsiasi dello schermo: naturalmente, è prevista la combinazioni degli oggetti trasportati dal nostro eroe.
Il tasto destro, invece, ci farà accedere alle poche opzioni di gioco.
L'avventura è interamente realizzata in Flash: onestamente, questa soluzione, ai tempi del demo, mi fece un po' storcere il naso per i miei personali dubbi sui limiti del motore. Felice di constatare che mi sbagliavo: il gioco è curato sotto ogni aspetto e dettaglio (più di molti titoli commerciali), e non si sente per niente il peso di un motore non appositamente studiato per le avventure grafiche, come i gratuiti Wintermute o Adventure Game Studio (adottato da noi stessi per l'avventura grafica basata su “Shadows of the Empire”). Complimenti vivissimi al programmatore, che ha perfino previsto molte combinazioni curiose/inutili per il giocatore più smanettone, e limitato al massimo i bug (ne ho riscontrato solo uno, peraltro non grave). In ogni caso, il gioco continuerà ad essere aggiornato quanto possibile per evitare anche il più piccolo problema.
Dimenticavo anche di dire che “La Terribile Minaccia degli Invasori dall'Audiogalassia” è giocabile non solo online dal sito ufficiale di GenereAvventura, ma è anche possibile fare un download completo del gioco (circa 50 mega). Nel primo caso, i salvataggi verranno 'registrati' grazie ad un login e una password personali.
Ciò però che rende quest'avventura degna di essere giocata sono le situazioni divertenti in cui ci imbatteremo continuamente fino alla fine: lo humor è vagamente demenziale e pesantemente citazionista (non ci si ferma ai riferimenti di cultura musicale e videoludica) e strappa diverse risate lungo tutto l'argo del gioco. Empi3 è un protagonista abbastanza anonimo, ma i personaggi a corredo fanno presto dimenticare questa carenza: estremi e caricaturali, rispecchiano il periodo storico in cui si trovano, cavalcando i trend del momento. Attraverso l'occhio disincantato di Empi3, i comprimari saranno ancora più grotteschi ma perfettamente funzionali nel loro ruolo di 'simbolo' degli anni che furono.
Devo dire che l'umorismo eccessivamente citazionista, sulle prime, mi aveva lasciato un po' perplesso, come se il gioco faticasse a reggersi sulle proprie gambe. In realtà, ben presto l'operazione sarà rivelata per quella che in realtà è: un atto d'amore verso le avventure grafiche (soprattutto quelle Lucas di inizio '90) e verso la cultura pop, in particolare quella relativa agli anni '80, con i suoi eccessi e i suoi stereotipi - non dimenticando neanche Torino, patria dei nostri eroici 'colleghi'.
Stare dietro a tutte le citazioni è praticamente impossibile (c'è perfino il leggendario Sindaco di Palomonte!), e praticamente ogni dialogo o situazione è infarcito di riferimenti di qualche tipo: in generale, l'impresa risulta essere nel complesso abbastanza riuscita.
Ma l'umorismo non è unicamente basato sul citazionismo: non mancano momenti divertenti 'autonomi', e alcune trovate mi hanno veramente fatto ridere di gusto (ad esempio la quest dei Take That è a dir poco 'suonata', e non parlo di musica!). L'attenzione resterà viva per tutta la durata dell'avventura: più o meno sei/otto ore se faremo tutto ed esploreremo ogni anfratto dello schermo. Una durata media per un titolo commerciale, ma rarissima in un gioco amatoriale.
“La Terribile Minaccia degli Invasori dall'Audiogalassia” ha buone frecce al proprio arco anche per quanto riguarda gli enigmi. Tutti hanno una propria logica (spesso folle, ma ben venga!) e, nonostante il citazionismo estremo di cui ho parlato prima, non ripesca troppo nel già visto, proponendo anzi una certa varietà e una coerenza ammirevole. Spezzeranno piacevolmente il ritmo dei momenti fuori dai canoni, come qualche minigioco (tutti molto carini) e delle (comunque agevoli) sezioni a tempo.
Nonostante questo, è proprio negli enigmi che risiede quello che forse è l'unico vero e proprio difetto del titolo. Le locazioni saranno quasi tutte accessibili fin da subito, e ci sarà un iniziale straniamento del giocatore. In seguito, scopriremo che la 'libertà' che ci viene offerta è, in parte, illusoria, poiché gli enigmi andranno risolti necessariamente seguendo un certo ordine: alcune situazioni, infatti, verranno 'sbloccate' solo dopo aver compiuto determinate azioni. Non sarebbe un difetto se la cosa fosse usata in modo oculato: purtroppo, alcuni enigmi verranno sbloccati risolvendo delle situazioni che apparentemente non avranno nessun nesso con essi, e in più l'utilizzo di questo sistema è veramente massiccio e ci costringe ad un approccio molto più lineare del previsto. Conseguenza di ciò sarà che i veri e propri scogli li troveremo proprio durante la prima metà del gioco, quando avremo di fronte decine di personaggi e locazioni senza comprendere l'ordine giusto da seguire. Solo dopo aver capito il 'meccanismo', riusciremo a focalizzarci sul problema giusto.
Due o tre locazioni verranno aggiunte nel corso dell'avventura, ma sono ovviamente pochine e, una volta risolta la prima metà del gioco e aver 'scartato' la metà dei personaggi/oggetti utili, tutto risulterà molto più agevole, portandoci al The End un po' troppo velocemente. Personalmente ho impiegato tre giorni per arrivare a metà gioco, e solo una serata per terminarlo completamente.
I teneri Take That al completo, da bimbi, accanto all'accogliente albero di Natale. ... presto, sopprimiamoli prima che facciano danni irrimediabili!
In ogni caso, “La Terribile Minaccia degli Invasori dell'Audiogalassia” è un'avventura ottimamente realizzata e impedibile non solo per i fan e i nostalgici (ai quali sembra essere indirizzata). Sono rimasto molto impressionato da come questo trio di creativi torinesi (italiani! Evviva!) abbiano avuto la costanza e le capacità di tirar fuori un titolo così sfaccettato e completo utilizzando esclusivamente la passione e il tempo libero. Un prodotto paragonabile alla media delle avventure commerciali in circolazione (e, in molti punti, vince anche il confronto), divertente e godibile in tutti i sensi.
La mia politica sarebbe quella di non dare un 'voto' ai giochi amatoriali, proprio in virtù del fatto che risultano prevedibilmente non confrontabili con le produzioni finanziate. “La Terribile Minaccia degli Invasori dell'Audiogalassia”, invece, ne esce così tanto a testa alta che posso anche assegnare un 4 su 5 senza preoccuparmi troppo del confronto coi titoli 'in vendita'.
Analizzando il fatto che i ragazzi di GenereAvventura sono riusciti a fare così bene con scarsi mezzi, sarei proprio curioso di vedere qualcosa di più grande e meglio organizzato: pagando, stavolta!
La citazione:
Empi3: “Ciao!”
Paninaro: “Ecco un altro ciffone che ruzza per le vasche of Turin sperando di manzire qualche preppy! (balla) Wild Boys! Wild Boys!”
Empi3: “Scusami? Sono un temibile pirata informatico! Mi chiamo Empi3!”
Paninaro: “Troppo tapiri i tuoi sapiens per darti un nome così da ginone!”
Empi3: “Sapiens? Ginone? Ma come parli?”
Paninaro: “Camomillati truzzo. Stai swattando negativo e mi spaventi le sfittinzie! Ciappona away cinghios! (balla di nuovo) Wild Boys! Wild Boys!”
 
Nota: Il sito ufficiale è, coerentemente allo stile del prodotto, divertentissimo e ampiamente 'spulciabile'. Al termine del gioco, avremo anche un codice segreto che 'sbloccherà' dei simpatici 'contenuti extra'. Oltre a ciò, è anche presente un 'diario di bordo' e molte curiosità tecniche e non relative allo sviluppo dell'avventura. E' assolutamente d'obbligo un salto.
by Gnupick
Commenti (3)
Se hai qualche altro problema di questo tipo, credo che il luogo più adatto sia proprio il sito ufficiale di GenereAvventura, in cui è anche presente un forum per parlare dei vari 'scogli'.
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