La Signora Calibro 32
I film interattivi hanno portato, verso la metà degli anni '90, una maggiore popolarità e fruibilità alle avventure grafiche. Il genere si prestava bene a titoli in cui vi era un uso massiccio delle tecniche cinematografiche di base. Inoltre il punta&clicca, non richiedendo un controllo totale dei movimenti del personaggio, risultava perfetto per mostrare i numerosi video di cui erano composti i titoli senza alcuna ripercussione sulla giocabilità. Questi, almeno, erano gli intenti: in realtà il più delle volte l'interazione con l'ambiente era ridotta al minimo e le cose da fare erano ben poche. Inclinazione che ritroviamo nuovamente oggi in alcune avventure tendenzialmente 'cinematografiche'.
Manco a dirlo, "La Signora Calibro 32" (in originale "The Dame was Loaded", Beam Software, anno 1996) non fa parte di questo trend: pur essendo un film interattivo, infatti, il titolo si distingue positivamente per il buon numero di ore di gioco effettivo. Niente click&watchthemovie, quindi, ma un certo bilanciamento fra gioco vero e proprio e sequenze non interattive. C'è da dire, comunque, che i filmati non sono così tanti, e il più delle volte sentiremo solo le voci dei personaggi su una schermata fissa, come in una fotografia (il gioco è contenuto su soli 2 cd): il risultato, però, non pesa molto. Comunque, le poche sequenze realmente animate risultano essere non solo ben realizzate, ma anche discretamente recitate dagli attori.
Lo strambo inventario del gioco.
La vicenda ci cala negli essenziali panni di un classico investigatore privato anni '30, tale Scott Anger, alle prese con un caso di una giovane donna che gli implora di cercare il fratello, scomparso in circostanze misteriose. Ovviamente la trama si ingarbuglierà, e il nostro eroe si troverà presto invischiato in assassini e ladri di diamanti fra i quali, forse, faceva parte anche il disperso da ritrovare.
L'atmosfera è pesantemente noir… magari in modo esagerato: "La Signora Calibro 32" fa il verso alle numerose produzioni cinematografiche e letterarie del 'genere Marlowe', proponendo un ambiente visto forse troppo volte, con il detective disilluso e squattrinato che fa a cazzotti con la vita, la giovane donna bella e disperata, il poliziotto burbero, il locale malfamato in cui si alza troppo il gomito e l'immancabile dark lady, a cui è dedicato il titolo del gioco.
La trama, comunque, non è troppo convincente: a patto di comprenderla a fondo, fra il solito tripudio di nomi ai quali non sempre riusciremo ad associare un volto, non riuscirà mai ad appassionarci davvero, nonostante i colpi di scena (mai molto efficaci). Malgrado questo, i dialoghi stereotipati ma scritti discretamente e i personaggi comunque ben resi proveranno, in parte, a colmare la lacuna.
Sulla grafica c'è poco da dire: il gioco è interamente filmato e, come già detto, la resa è buona. Inoltre, le scenografie sono convincenti e, per una volta, non digitalizzate con il classico blue screen (sistema invece adottato dalla stragrande maggioranza delle software house). L'immersione è anche garantita dalla prevedibile visuale in prima persona: guideremo Scott guardando letteralmente dai suoi occhi (sequenze filmiche comprese), per cui lo scorgeremo gesticolare e interagire con lo scenario ma non lo vedremo mai in faccia.
Sonoro buono con voci italiane espressive anche se ripetitive (il buon Giorgio Melazzi, pur istrionico, monopolizza i personaggi maschili) e buoni effetti sonori. Segnalo però che non sempre l'adattamento è perfetto, con frasi che non hanno molto senso nel contesto in cui si trovano. Ottima comunque la voce off screen che ci accompagnerà lungo tutto il gioco.
Questo brutto ceffo ci chiederà i soldi dell'affitto: attenti a non contrariarlo!
Alcuni dolori provengono dall'interfaccia: il click contemporaneo destro/sinistro per accedere all'inventario - con slot limitati! - è scomodo, e il riquadro delle domande che è possibile porre ai personaggi secondari è macchinoso e basta un nulla per farlo sparire (spostando via il cursore da esso).
Nella schermata dell'inventario è anche presente un utile taccuino in cui Scott appunterà i punti salienti dell'indagine.
Come detto in apertura, "La Signora Calibro 32" è un 'gioco' più della media dei film interattivi… ma forse è troppo. Innanzitutto, avremo un tempo limitato per fare qualsiasi azione: l'indagine, ad esempio, dovrà ingranare necessariamente entro tre giorni, pena il game over. Facilissimo quindi sarà dimenticare di risolvere un enigma entro i tempi stabiliti e incappare nel classico vicolo cieco, e ancora più semplice sarà causare la morte inaspettata del protagonista (gratuita: il gioco non ci 'avvertirà' del pericolo praticamente mai). Dato che gli slot per i salvataggi sono pochi, peraltro attivabili solo in una precisa locazione (l'ufficio di Scott), il difetto diventa a dir poco frustrante e quasi intollerabile, compromettendo pesantemente il divertimento. Guai poi a dimenticare un'inezia: dovremo ricominciare da capo. Il risvolto positivo di questo concept 'a tempo' avrebbe potuto essere la rigiocabilità garantita dalla libertà di seguire tot azioni e, nel contempo, perderne altre da recuperare con una 'seconda passata', ma il suddetto aspetto è oscurato dai numerosi difetti già citati. L'esempio migliore resta sempre il gigantesco "The Last Express".
Se ci aggiungiamo poi una certa ripetività nelle azioni (barbiere e ciambelle tutti i santi giorni), e una libertà nella scelta delle locazioni da visitare fin troppo accentuata (fra l'altro ho constatato come due o tre luoghi siano praticamente inutili), aumenta la perplessità generale. Escludendo questi problemi, la lunghezza del gioco resta comunque buona.
Gradita invece la possibilità di risolvere alcuni enigmi in due modi diversi, pur mantenendo la trama lineare. Eccezione per il finale o, meglio, i finali: due happy end e uno tragico.
La mappa della città. Click su un cerchio e Scott userà la macchina per raggiungere il luogo.
"La Signora Calibro 32" avrebbe dovuto essere rifinito meglio nell'interfaccia e nel sistema di gioco, interessante ma decisamente troppo 'fiscale'. Tuttavia, si apprezza il tentativo di proporre qualcosa che impegni maggiormente il giocatore ad agire piuttosto che a limitarsi a guardare il canonico filmino. 3 su 5.
 
Nota: la solita manna dal cielo, DosBox, mi ha permesso di giocare perfettamente questo titolo anche su Win Xp. Sarà necessario però un piccolo accorgimento per attivare anche la tastiera (indispensabile). E' tutto ottimamente spiegato qui.
by Gnupick
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Recensione La Signora Calibro 32. Gnupick's corner, l'angolo delle avventure grafiche. Recensioni, commenti, schede, analisi, retrogaming, discussioni su graphic adventures ed altri videogiochi non solo punta e clicca. Recensioni di giochi per PC con visuale in prima persona o in terza persona.
Per questo volevo chiederti se conosci qualcuno che vende questo gioco o qualche sito dove lo vendono.grazie mille