Dracula 2 - L'Ultimo Santuario
Pensavate che dopo il primo gioco vi foste liberati per sempre del perfido Conte? No, perché nella stessa sequenza finale presagiva il suo ritorno!
La Microids (lo sviluppatore è la Wanadoo, ex France Telecom) 'regala' nel 2001 questo seguito a solo un anno di distanza dal predecessore e, è bene dirlo subito, è migliore del capostipite.
In “Dracula 2 - L'ultimo Santuario" vestiamo ancora una volta i panni di Jonathan Harker, protagonista anche del libro di Stoker, di ritorno a casa dopo aver liberato dal castello in Transilvania la moglie Mina, frustra i ripetuti tentativi del Conte di farne sua Regina (dei Dannati?).
Il nostro eroe ci aveva lasciati con le parole "Non posso rimandare ancora lo scontro" e così, con l'aiuto del suo amico medico Seward e della stessa Mina, decide di cominciare le sue ricerche dalla ex dimora di Dracula, per porre fine alle sue crudeltà uccidendolo definitivamente.
L'immortale Conte, però, deve avere un particolare debole per le grazie della povera Mina e, non pago di aver abbastanza rotto le scatole nel primo capitolo, decide di rapirla di nuovo. Ci ritroviamo così nella medesima situazione del primo capitolo, se non fosse che stavolta siamo incavolati di brutto, e il nostro obbiettivo non è solo riprenderci l'adorata mogliettina, ma affontare Dracula. In "Dracula - La Risurrezione" (il primo capitolo) non c'era un singolo momento di confronto tra i due protagonisti: assistevamo ad alcune scene in cui il Conte tramava nell'ombra, ma fino alla fine del gioco non li vedevamo mai insieme. Un vero peccato.
Qui le cose migliorano: gli incontri sono almeno tre, e difficilmente faremo la parte degli idioti che scappano, essendo il nostro obbiettivo pugnalarlo al cuore.
Ecco dove si svolgerà il primo scontro con i vampiri. Notare la visuale in prima persona tipica dei prodotti Microids.
Il gioco presenta tutte le caratteristiche vincenti del primo capitolo (visuale in prima persona, filmati ben realizzati e d'atmosfera, storia piuttosto intrigante...) , con alcune migliorie all'interfaccia - ora possiamo combinare alcuni oggetti con altri - e un occhio più attento all'esplorazione degli ambienti in 3D (discreti), e meno ai dialoghi con altre persone. Sì, perché i programmatori hanno pensato bene di eliminare buona parte dei dialoghi che caratterizzavano alcune sezioni del primo gioco, per lasciar spazio a nuove locazioni e rendere l'esperienza lunga almeno il doppio del gioco precedente. Questo è senza dubbio un bene, se non fosse che il difetto maggiore è rimasto: l'intera avventura si riduce a un peregrinare lungo gli ambienti a cercare ogni singolo 'punto caldo' e cliccarci sopra tutti gli oggetti per vedere se accade qualcosa. Il che è abbastanza frustrante, dato che i suddetti hot spots spesso sono davvero impossibili da trovare, nascosti in zone d'ombra o talmente piccoli da essere invisibili. Insomma, siamo ben lontani da un gioco che fa della deduzione-azione il suo punto di forza: non ci troveremo quasi mai a spremere le meningi, ma dovremmo semplicemente essere bravi nell'esplorazione. Quasi mai perché, a differenza dell'altro capitolo, il gioco presenta alcuni enigmi (piuttosto sporadici) di riflessione, in cui dobbiamo capire un meccanismo o dobbiamo inserire una particolare combinazione con l'ausilio del cervello e non dell'inventario. Una novità al sistema di gioco è data dal fatto che questa volta è possibile morire: spesso ci ritroveremo ad affrontare i vampiri e avremo un tempo limitato per sconfiggerli - con paletti, pistole o balestre - oppure dovremo sventare una trappola prima che scatti; queste sezioni potevano essere realizzate decisamente meglio, ma aiutano nel rendere l'atmosfera più angosciante e tesa, dovuta al fatto che non siamo sempre al sicuro come accadeva nel primo gioco.
Il sonoro e le musiche sono praticamente uguali al primo gioco, compreso il doppiaggio italiano che non brilla particolarmente, ma è accettabile. Curioso il fatto che la voce del Conte Dracula sia cambiata, ed ora è francamente meno espressiva e adatta.
Un altro difetto (che si trascina dietro fin dal primo episodio) è dovuto alla mancanza di senso dell'orientamento che il gioco più volte vi comunicherà: ciò è dovuto alla carenza di animazioni 'di passaggio' fra un passo e l'altro, cosa che invece accade in prodotti come “The Journeyman Project 3 - Il Retaggio del Tempo” e “Black Dahlia”.
"Dracula 2 - L'ultimo Santuario" è un gioco sufficientemente lungo, abbastanza atmosferico e gradevole, ma ricco di difetti che minano la giocabilità e aumentano la frustrazione. Migliore del primo capitolo, ma si poteva fare di più. 3 su 5.
 
Nota: Su Windows Xp è possibile incappare in errori di audio. Provate a disabilitare l'accelerazione audio dal pannello di controllo.
by Gnupick
Commenti (2)
Il vero punto di forza del primo capitolo ? la capacit? di coinvolgere, che a partire dal principio (a dir poco eccezionale alla locanda) si perde in un gameplay solitario. Ci? va senz'altro a beneficio del brivido e della tensione, ma a mio avviso il modello di gioco alla locanda e nel villaggio erano l'alchimia giusta sulla quale proseguire: personaggi iperdettagliati e caratterizzati (i dialoghi sono un'autentica goduria) ambientazioni tetre e al contempo familiari, momenti di azione perfettamente intrecciati con gli enigmi da risolvere, cambi di scena e inquadratura. Tutto ci? senza disdegnare, sempre nel primo episodio, la miniera/sotterraneo e la cura maniacale nel realizzare il castello.
Nel secondo tutto ci? manca: pochissime opportunit? di dialogo, personaggi mal caratterizzati e animati, poca storia e poca narrazione, tutto ? buio, escamotage imperdonabile per "lavorare meglio". Messo su questi termini, a mio avviso, anche quello di poter morire, novit? e punto di forza del sistema di gioco, diventa un pretesto per spegnere il gioco e dedicarsi ad altro.
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Recensione Dracula 2 - L'Ultimo Santuario. Gnupick's corner, l'angolo delle avventure grafiche. Recensioni, commenti, schede, analisi, retrogaming, discussioni su graphic adventures ed altri videogiochi non solo punta e clicca. Recensioni di giochi per PC con visuale in prima persona o in terza persona.
Non mi ha entusiasmato più di tanto.
Voto:6.