La storia narra di due baldi giovani del 2011 che, loro malgrado, si trovano invischiati in un misterioso intrigo dal carattere occulto: pare che una setta votata alla realizzazione dell'uomo perfetto, i Nephilim, sia a un passo dal raggiungimento del loro obbiettivo in seguito al ritrovamento dell'Arca di Noè, in cui sono contenute le spoglie del primo uomo creato da Dio, Adamo.
La trama prosegue fra cospirazioni governative, leggende religiose e paesaggi avventurosi. Purtroppo non c'è proprio modo di soffermarsi sull'intreccio poiché il gioco è, in due parole, un lunghissimo filmato inframmezzato da sezioni giocabili, e mancano le occasioni di tirare le fila della trama e prendere un attimo di respiro. Ciò avrebbe anche potuto funzionare con una storia di natura diversa, più semplice, ma quando si ha una sovrabbondanza di temi e situazioni di questo tipo e un ritmo forsennato, è difficile appassionarsi davvero.
Inoltre, i due protagonisti (un hacker e un maniaco del kung fu… sic!) non sono particolarmente riusciti, con quel loro fare da ragazzotti che 'ci stanno dentro 'na cifra' e del turpiloquio a volte un po' fuori luogo.

Prima sezione laser game: la città è sottosopra. Comincia l'avventura!

Dicevamo del gioco. In realtà, in “Dangerous Heaven” non c'è molto da giocare. E' chiaro che il prodotto sia destinato al giocatore occasionale, pertanto è lecito aspettarsi una semplicità dell'interfaccia e della giocabilità atta a rendere il titolo abbordabile a chiunque. Purtroppo, questa semplicità si traduce in un gioco troppo facile da risolvere e decisamente poco longevo: circa tre/quattro ore di gioco in tutto.
Grosso modo, dovremo affrontare delle sezioni da laser game (cioè premere il giusto tasto al momento giusto) per gran parte del tempo, mentre altre volte ci saranno sezioni da avventura grafica, molto stilizzate nella struttura, che rallenteranno un po' il ritmo.
Come nei vecchi platform, non esisterà un sistema di salvataggio, ma al termine di un 'capitolo' ci verrà data una password grazie alla quale ricominceremo da dove si era smesso precedentemente.
Se la parte da laser game risulta sufficientemente spettacolare e diverte come un simpatico passatempo, le sezioni avventurose sono realizzate cosìcosì e, a parte in un caso, non sono mai abbastanza elaborate. Con un'interfaccia semplicissima gestibile via telecomando, gireremo lungo tre o quattro locazioni alla volta (in media) quasi prive di hot spots, che rappresenteranno una sfida veramente bassa. Devono anche essersene accorti i programmatori, che hanno piazzato due 'enigmi' gratuiti un po' tosti che forse impegneranno un po' di più (mi riferisco alla forzatura della serratura e al labirinto).
Il tutto, inoltre, è tremendamente lineare.

Sul reparto audiovisivo, il tutto procede bene. Essenzialmente, “Dangerous Heaven” è un piccolo film ben realizzato in computer graphic: davvero buona la regia (con coreografie adatte e spettacolari) e resa grafica globale più che accettabile. Ottimo il doppiaggio e i suoni. Musiche ripetitive ma ben arrangiate e appropriate.

I nostri due eroi fanno il punto della situazione.

In definitiva, i veri difetti di “Dangerous Heaven - La Leggenda dell'Arca” sono da ricercare nella giocabilità indecisa, nella narrazione poco coinvolgente e nella scarsissima longevità. Resta comunque un esperimento curioso per i casual player, e vale la pena darci un occhio anche in virtù del prezzo ridotto. In attesa, ovviamente, di altri titoli meglio curati. Voto: 3 su 5.

by Gnupick