C.S.I. - Miami
“C.S.I. - Miami” è il primo spin-off della famosa serie tv “C.S.I. - Scena del Crimine”, in cui un gruppo di uomini della polizia scientifica risolve intricati casi a suon di tamponi e polvere per le impronte piuttosto che con la violenza delle armi. Il concept di “Miami” è lo stesso, ma la squadra (che opera a Miami piuttosto che a Las Vegas) cambia: al posto del saggio Grissom, a capo del team abbiamo il granitico Horatio Caine.
Nonostante “C.S.I. - Miami” sia considerato il fratello povero della serie originale, la Ubisoft ha comunque pensato di dedicare un'avventura grafica anche a Caine e soci, dopo le due vicende di Las Vegas.
Come nei precedenti episodi, il progetto è stato affidato alla 369 Interactive che, sostanzialmente, propone quello che sembrerebbe a tutti gli effetti un data disk.
Impersoniamo nuovamente un cadetto, che viene affiancato di volta in volta ai membri più esperti della squadra di Miami. Con una visuale in prima persona, si tratterà di setacciare minuziosamente le locazioni in cerca di prove (sulla 'scena del crimine' la visuale sarà ruotabile di 360 gradi), di interrogare i testimoni e i sospetti, e di fare ricerche in laboratorio. Al termine, riusciremo ad incastrare il nostro uomo, e se saremo stati bravi abbastanza ci aspetteranno dei piccoli bonus stile making of.
Stesso motore grafico (che già mostrava i suoi anni dal primo capitolo), stessa interfaccia e stessa dinamica dei casi. Perfino gli strumenti del perfetto 'CSI man' sono rimasti identici (a parte l'aggiunta di una torcia elettrica e di uno apparecchio per ricomporre dei puzzle). Decisamente poco.
A prima vista, perciò, “C.S.I. Miami” sembra essere un clone dei suoi predecessori, così come “C.S.I. II - Crime Scene Investigation - Dark Motives” lo era dell'originale.
Sebbene quindi la struttura sia rimasta intatta, con tanto di grafica buggata e sonoro 'invisibile', il gioco è comunque… divertente. L'atmosfera di “C.S.I.” c'è tutta, e l'unica vera innovazione si fa sentire parecchio: parlo di una cura maggiore per i casi, finalmente complessi e avvincenti. Non saranno inoltre risparmiati i classici particolari cruenti nei bei filmati delle ricostruzioni, e tematiche adulte nel perfetto spirito della serie.
Ho riscontrato anche una lunghezza generale più consistente, con molto più lavoro da fare durante le indagini (e parecchie false piste o vicoli ciechi). In verità, è proprio questo fattore che salva “C.S.I. Miami” dalla bocciatura, in quanto è un po' deprimente accertare gli stessi difetti ed errori dei precedenti episodi, come se i due anni non fossero affatto passati.
E' anche presente un certo livello di difficoltà da selezionare a inizio partita, che aggiungerà alcuni hint come il cursore intelligente o le domande pilotate. Disattivare gli aiuti rende l'avventura, a mio avviso, inutilmente troppo ardua e sicuramente frustrante.
La curiosità di incastrare il colpevole terrà vivo l'interesse fino al quinto ed ultimo caso (che, come tradizione, riprenderà le fila dei precedenti quattro), e in compagnia del cinico Horatio Caine ci sentiremo parte integrante del team della scientifica di Miami per circa dieci ore di gioco, ma a conti fatti risulta evidente quanto il concept sia stato spremuto fino all'osso puntando molto sul fascino della serie e sull'incasso assicurato. Voto: 6.
Terminò così, nel 2005, l'esperienza della 369 Interactive nel mondo di “C.S.I.”: a sorpresa, infatti, la Ubi Soft affidò la serie ai ragazzi della neo nata Telltale Games, che sarebbe riuscita a cambiare - parzialmente - registro.
by Gnupick
Commenti (1)
Scrivi un Commento
Recensione C.S.I. - Miami. Gnupick's corner, l'angolo delle avventure grafiche. Recensioni, commenti, schede, analisi, retrogaming, discussioni su graphic adventures ed altri videogiochi non solo punta e clicca. Recensioni di giochi per PC con visuale in prima persona o in terza persona.