Agatha Christie - E non ne Rimase Nessuno
Primo prodotto videoludico di una possibile serie basata sugli scritti dell'immortale Agatha Christie, “E non ne Rimase Nessuno” (anno 2005) è una classica avventura grafica in terza persona con personaggi in 3D e sfondi tridimensionali prerenderizzati (alla “Syberia”, per intenderci).
La trama si rifà a quello che forse è il romanzo simbolo della famosa giallista: “Dieci Piccoli Indiani” (in un'altra versione originale è, appunto, “And Then There Were None”): un gruppo di dieci strani personaggi viene invitato da un misterioso 'signor U. N. Owen' a passare qualche giorno nella sua villa, ubicata proprio su un'isola ('dei Naufragi') perennemente in balìa delle onde.
In seguito all'ascolto di uno strano disco con la voce del signor (un)Owen, i dieci si rendono conto di essere vittime scelte del padrone di casa che, dopo averli accusati di gravi crimini, comincia ad assassinarli uno alla volta, seguendo una macabra filastrocca su “Dieci Piccoli Marinai” (adattamento politically correct di “Dieci Piccoli Indiani” o - nella primissima edizione - di “Dieci Piccoli Negretti”). E' il classico incipit della Christie, in cui un gruppo di sconosciuti viene 'rinchiuso' per qualche giorno fra quattro mura opprimenti senza possibilità di uscire e, in seguito ad un omicidio, è costretto a diffidare di tutti i membri, giacché ognuno di loro potrebbe essere il folle dietro gli omicidi.
Nonostante resti fedele alla trama originale, l'AWE Games (editore The Adventure Company) si è concessa la giusta libertà di introdurre un undicesimo elemento, il giovane barcaiolo Narracott, il personaggio che interpreteremo durante il gioco. A questo nostro alter-ego verrà presto affidato il compito di mettere luce sull'intera faccenda, e svelare il mistero dell'Isola dei Naufragi.
Pur avendo una veste grafica piacevole (buoni i fondali e discreti i personaggi), anche se con diverse sbavature e scarsezza di dettagli (poche espressioni facciali, labiale mal sincronizzato nei primi piani, animazioni rare e un po' imbolsite, filmati di mediocre fattura), a volte la parte tecnica lascia un po' a desiderare. In primo luogo “E non ne Rimase Nessuno” 'vanta' diversi bug in-game; inoltre l'interfaccia non è per niente delle migliori: accanto ad un taccuino in cui il nostro eroe segnalerà tutti gli indizi acculati, abbiamo un inventario piuttosto macchinoso, che ci permette sì di 'dividere' un oggetto in due parti (esempio: tirar fuori una lampada da un porta-lampada), ma che risulta alquanto pesante in fase di manipolazione vera e propria (alcune volte bisognerà unire più di due oggetti contemporaneamente), e la tecnica dell''usare tutto con tutto' se ne va a farsi benedire. Realistico, per carità, ma frustrante, anche perché alcuni oggetti raccolti risulteranno essere del tutto inutili. Il fattore più grave è però dato dalla mancanza di hot spots fondamentali: capiterà spesso di usare qualcosa con un oggetto dello sfondo assolutamente non segnalato, rendendo di fatto l'operazione quasi fortunosa. Espediente che sembra essere messo apposta per creare ostacolo, essendo l'avventura non ricchissima di enigmi e discretamente breve: a parte due o tre puzzle (molto semplici), la sfida si basa su una manipolazione di oggetti abbastanza intuitiva ma, come già detto, 'astutamente' limitata. Non ci siamo.
Inoltre sono ben pochi gli enigmi squisitamente 'investigativi' che saremo chiamati a risolvere, rendendo la formula del tie-in sicuramente poco sfruttata.
Per il resto, si tratterà di esaurire tutte le domande a nostra disposizione con gli altri personaggi, lungo un percorso lineare fino al capitolo otto, momento in cui potremo cambiare lievemente il finale e far sì che la filastrocca non si concluda.
Il sonoro è composto da un buon doppiaggio in italiano e da musiche d'atmosfera, purtroppo ripetitive. Poche le locazioni, comprendenti la villa e diversi ambienti all'aperto (purtroppo un po' labirintici).
In realtà, comunque, il plot classico ma avvincente e i personaggi ben caratterizzati immergono molto bene nella storia: nonostante i problemi sopra segnalati, il gioco risulta essere intrigante. La sensazione di minaccia imminente è ben resa (anche se Narracott, essendo un outsider non previsto da Owen, non corre mai un reale pericolo), e la curiosità di dissipare le nebbie del mistero resta viva per tutta l'avventura.
Gli sviluppatori hanno pensato bene di cambiare il finale del romanzo, così da mantenere col fiato sospeso anche chi lo conosce a menadito. Niente paura, però, perché al termine dell'avventura ci sarà comunque concesso di 'leggere' l'epilogo reale, come ideato dalla Christie.
Si poteva fare molto di più, questo è chiaro. Buona parte del merito della - parziale - riuscita dell'avventura va sicuramente alla scrittrice inglese: i programmatori si sono limitati ad adagiare la storia in un pacchetto di poche pretese che risultasse comunque gradevole.
Mi auguro però che i prossimi giochi del franchise risultino essere più curati in quanto a realizzazione tecnica e qualità degli enigmi. Voto: 3 su 5.
by Gnupick
Commenti (2)
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Ho amato moltissimo la trama,la tensione,lo spannung dell'intero titolo trasposto molto bene.
La struttura è ben poco lineare e questo anche mi è piaciuto molto.
L'unica cosa che tranne due persone(che non menziono ovviamente)saremo constretti a vedere una lente escalation di morti una dopo l'altra senza poterle fermare.Contando il fatto che se fossimo stati uno di loro sarebbe stato meglio,Narracot non è un personaggio molto azzeccato per me.