April è, apparentemente, una semplice ragazza di 18 anni che vive a Newport in 'un futuro non troppo lontano'. Sogna di diventare pittrice, ha pochi amici fidati e, come tante adolescenti, possiede un diario su cui appunta tutte le sue emozioni. Il misterioso Cortez, che da lì a poco diventerà il suo Cicerone, le dice che è speciale, che è la prescelta, una Shifter ('Trasmigatrice'): è capace, cioè, di viaggiare fra il suo mondo, Stark, e una dimensione fantasy del tutto opposta, Arcadia. È chiamata a combattere l'Avanguardia e ristabilire l'Equilibrio fra Stark e Arcadia, ma si sente inadeguata, inadatta, del tutto fuori posto.
Fin dal titolo (“The Longest Journey”, 'Il Viaggio più Lungo') si fa riferimento al tema del viaggio iniziatico, e attraverso April si possono scorgere tutte le tappe in modo molto netto, dalla Partenza (l'abbandono del vecchio mondo) alle Peripezie (l'Avanguardia, il Vortice del Caos), con tanto di sidekick al seguito (Corvo); dalla Metamorfosi (la scoperta del suo vero retaggio, ovvero l'essere figlia del Drago Bianco) all'Apoteosi (il compimento del suo destino e la decisione di non tornare al mondo ordinario). April è un personaggio tanto semplice (aspetto medio, vita modesta) quanto vivo: attraverso il suo diario scopriamo ogni suo intimo pensiero, dai conflitti con il padre ai problemi sentimentali, dalla paura di affrontare il Viaggio ai dubbi su se stessa. La vediamo spesso protagonista di frequenti momenti di cedimento (l'impotenza contro un nemico così alieno), o persuasa dai sensi di colpa (gli amici in pericolo di vita). Il confronto finale avviene in un luogo metafisico (Il Regno del Guardiano), in cui è chiamata in prima istanza a sconfiggere i suoi spettri interiori (la figura del padre).
Dieci anni dopo, April è una ribelle di Arcadia, unita alle forze dei Tyren contro gli invasori Azadi. I suoi alleati la stimano per le sue abilità da guerriera, soprannominandola 'Raven'; i nemici la temono col nome di 'Scorpione'. Ha perso tutti i poteri di Shifter (probabilmente per cause psicologiche) e ha dimenticato la sua vita su Stark, mondo dal quale non è più tornata.
La metamorfosi di April: giovane 'eroina per caso' nel primo gioco, determinata guerriera nel secondo.
Zoë Castillo (protagonista di “Dreamfall - The Longest Journey”) le ricorda ciò che era, e decide di aiutarla: quando dice di non voler più venire coinvolta dalla 'salvezza dei mondi', però, sembra voler convincere più se stessa che la giovane Zoe. Combatte ancora, ma non è cambiato solo il nemico: April è oramai un personaggio ombroso, disilluso, troppo provato dagli eventi per riacquistare la forza necessaria a tornare a essere un'eroina. Rinnega gli ideali nei quali ha creduto a lungo in favore di una guerra che sembra non appartenerle e che la tiene lontana da essi. Ma, forse, non tutto è perduto: al termine di “Dreamfall” il suo destino è incerto, ma siamo sicuri che sentiremo ancora parlare di lei…
(articolo originariamente apparso su "The Games Machine Speciale Avventure Grafiche", Marzo 2008)